Riceviamo e pubblichiamo
Egregio Direttore,
ci rivolgiamo a Lei per chiederLe un poco del Suo spazio in merito ad una situazione che sta preoccupando tante famiglie.
Siamo tutti convinti che la lotta al COVID sia stata fondamentale, così come fondamentale è stato il ruolo del nostro sistema sanitario e del personale che, a vario titolo, si è impegnato per arginarlo e relegarlo in una situazione sotto controllo.
All’ISS, come sammarinesi, andrà sempre il nostro infinito ringraziamento per quanto fatto.
Siamo disorientati quando però sentiamo correre voci (decisamente fondate) sul fatto che un reparto centrale, come ad esempio quello della pediatria, potrebbe essere a breve “ridotto a mezzo servizio” per affrontare il problema pandemico.
Problema pandemico che, sulla base dei numeri emessi dall’ISS, sarebbe ampiamente al di sotto del livello di guardia.
Che senso avrebbe, stando ai sempre più circolanti rumors, il chiudere la degenza del reparto pediatrico?.
Non ci si risponda che, comunque, verrà destinata qualche camera per accogliere i nostri figli “in prestito” presso altri reparti.
Si tratterebbe di una soluzione del tutto insoddisfacente dato che gli altri reparti non sono idonei per questa particolare utenza.
La carta internazionale dei diritti sancisce fortunatamente un principio fondamentale: ogni bambino deve essere seguito da un pediatra e dall’infermiere pediatrico.
Da qui dobbiamo partire e non indietreggiare.
Non ci è chiaro perché poi il personale specialistico del reparto dovrebbe essere dirottato altrove quando la stessa natura e missione del loro ambiente lavorativo è, di per sé, prioritario.
Il reparto di pediatria deve essere pienamente operativo nella sua unicità e, soprattutto, slegato da scelte ragionieristiche del tutto ingiustificate.
Ci riempiamo la bocca dicendo che il futuro è rappresentato dai nostri figli.
Facciamo meno gli ipocriti e, soprattutto, sulla salute dei bambini non scherziamo.
Sicuramente noi non staremo con le mani in mano.
Un Gruppo di Genitori.
