Alla ripresa dei lavori, intorno alle 20 di martedì il Consiglio Grande e Generale ha approvato l’odg che richiama i dirigenti pubblici ad attenersi a determinati principi nel rispetto del proprio ruolo. Un odg arrivato al termine di un lungo dibattito sull’inopportunità delle dichiarazioni del dirigente del Tribunale Guzzetta che alla stampa italiana ha detto che i parlamentari di quel Paese sono barboncini che rispondono a Conte. Egli dal canto suo si è difeso rivendicando la propria libertà di fare dichiarazioni tecniche da giurista, come peraltro fatto anche da suoi colleghi. Esiste tuttavia una legge, ha ricordato il segretario della Dc Gian Carlo Venturini, che impone ai pubblici agenti di attenersi a determinati principi. Le dichiarazioni di Guzzetta avrebbero messo in forte imbarazzo San Marino rischiando di incrinare i rapporti con l’Italia. Sull’inopportunità di quelle dichiarazioni si sono del resto espressi anche alcuni consiglieri di Libera che alla fine si è astenuta dal votare l’odg mentre Rf si è espressa contrariamente. Ciò ha destato forte stupore, così come ha sottolineato il consigliere di Npr Gian Nicola Berti: “L’odg è asettico. Chi non ha rispetto per le istituzioni nostre e altrui va richiamato. I rapporti con l’Italia sono ottimi, prova ne è la lettera del 31 marzo del Presidente Mattarella dove egli ci significa la sua solidarietà e vicinanza e ci significa anche un ampio supporto nel contesto della negoziazione con la Ue e in tutti i contesti internazionali. I rapporti con l’Italia sono ottimi, si sta dunque cercando di fare in modo che essi non vengano lesi da parte di persone cui l’ex segretario Renzi è particolarmente legato. Va fatto un richiamo forte affinché si abbia il massimo rispetto delle autorità degli altri stati. Rispetto che pretendiamo, rispetto che l’Italia ci concede sempre. Chiunque rappresenta istituzioni sammarinesi deve usare lo stesso rispetto. Spiace che questo abbia finito per innescare polemiche. Abbiamo a ben vedere una emergenza che deriva dall’amministrazione della giustizia che ha dei problemi. Il processo del conto Mazzini non viene svolto. Da parte del tribunale non si sta facendo di tutto per garantire le necessarie coperture al giudice perché proceda in quel senso. C’è una posizione dell’ordine degli avvocati che avanza critiche perché è impedito l’esercizio delle facoltà difensive. Renzi prima di cimentarsi nella ventura della gestione di Palazzo Begni deve aver studiato come è stata improntata la politica estera nel corso dei secoli”.
Repubblica Sm