Doccia fredda per Pietro Berti, il medico in carcere per detenzione cautelare da oltre un mese, e per i suoi avvocati che avevano presentato appello alla richiesta di scarcerazione bocciata dal Magistrato Laura Di Bona qualche giorno fa. Infatti lo stesso appello è stato respinto.
Il medico sammarinese in carcere dallo scorso 22 gennaio accusato di atti di libidine nei confronti di diverse sue pazienti ha iniziato anche uno sciopero della fame.
Evidentemente anche per il Giudice d’appello è tuttora in essere il rischio di inquinamento delle prove e la reiterazione del reato. , è
Il commissario della legge Laura Di Bona gli aveva concesso di uscire dai Cappuccini per prendere parte alla celebrazione del rosario dello zio, Gian Luigi Berti, deceduto nella notte tra mercoledì e giovedì.
