SAN MARINO. “BILANCIO 2015 IN AVANZO MA NESSUN MIGLIORAMENTO”. COMMISSIONE CONTROLLO FINANZA PUBBLICA: PREOCCUPANTE CALO DI LIQUIDITÀ DELLO STATO

soldiNon permette facili illusioni sullo stato dei conti pubblici e, in particolare, sull’avanzo di Bilancio registrato per l”esercizio 2015.

La Commissione di Controllo della Finanza pubblica, nella relazione relativa al Rendiconto generale dello Stato dell’anno scorso, pubblicata sul sito del Consiglio grande e generale, spiega che l”avanzo di oltre 340 mila euro con cui si chiude l’esercizio, “sebbene in segno inverso rispetto al triennio precedente- riferisce il testo- non deve portare a ritenere che la situazione delle finanze pubbliche sia in via di miglioramento”.

Al contrario, “nel caso in cui il conseguimento dell’avanzo di gestione per il 2015 generasse la convinzione e l’aspettativa di una situazione equilibrata e pertanto sostenibile- prosegue- la Commissione avrebbe il dovere di richiamare ai contenuti sostanzialmente veritieri di una situazione precaria e difficilmente sostenibile dallo Stato, sebbene i dati di sintesi siano corretti in via forma”.

A monte, la premessa fatta dai commissari rispetto all’impossibilità di analizzare in modo complessivo la situazione contabile dello Stato per “fattori che coinvolgono aspetti procedurali con implicazioni sostanziali nell’esposizione dei risultati di bilancio”.

E ancora: “I risultati positivi ottenuti con una buona azione gestoria di entrate e uscite- ribadisce la relazione- non possono aprire a facili entusiasmi circa lo stato di crisi strutturale progressivamente aggravatosi dal peggioramento degli indicatori relativi all’intervento sullo stato sociale”.

Tra i punti di interesse del rendiconto generale dello Stato si segnala quindi che in fase di consuntivo finanziario, il bilancio 2015 chiude con avanzo di 340 mila euro, “a fronte di un disavanzo stimato, in sede di previsione, pari a 7,7 mln di euro e aumentato dopo l”assestamento straordinario a 26 mln di euro”.

Ma al risultato 2015 “si rapporta il debito assunto negli anni dallo Stato nei confronti di creditori nazionali e esteri che a fine 2015 ammonta a 175 mln di euro”.

Tra le somme di maggior rilievo indicate ad alimentare il debito ci sono i 52,5 mln di euro per il finanziamento in favore della Fondazione di Cassa di Risparmio e gli 87 mln di euro per le emissioni di titoli pubblici volte a sostenere l”acquisizione di partecipazione azionaria di Cassa di Risparmio.

A queste si aggiungono 13 milioni per la Strada di Fondovalle e 15 milioni per anticipazioni di Cassa dell’Aass.

I 175 milioni di euro si aggiungono poi al disavanzo pregresso per quasi 32 milioni di euro, per cui è stato acceso un mutuo tra il 2014 e il 2015. In totale, quindi “il debito pubblico- calcola la commissione- si attesta al 31 dicembre 2015 complessivamente a 214,3 milioni di euro”.

Oltre all”ammontare del debito pubblico accumulato, la Commissione evidenzia la flessione della liquidità dello Stato che “mostra una preoccupante riduzione della disponibilità di cassa”.

L’alta liquidità degli anni passati, rilevano i commissari, ha permesso di evitare il ricorso all”indebitamento, ma “oggi vede purtroppo una inversione di cui se ne evidenzia tutta la preoccupazione”.

Tanto che “il trend di rapida contrazione- tira la somme la commissione- espone lo Stato in mancanza di correttivi sul medio periodo a rischio shock sistemico”.

L’effetto positivo della riserva di liquidità a dicembre 2015, spiega la relazione, che ammontava a 32,9 mln di euro, “si è raggiunto per effetto della immissione di liquidità pari a 29,8 mln di euro con apertura di linea di credito presso Aass e ceto bancario”.

In definitiva, senza il finanziamento ottenuto da banche a Aass “la disponibilità di cassa di fine periodo sarebbe stata pari a 3 milioni di euro”. Infine, sempre sul fronte della liquidita”, si rileva poi “un positivo contributo” rappresentato dalle confische per equivalente, disposte pari a 6,6 mln di euro a fine 2015. Dire.it