Si è appena concluso l’ultimo Consiglio Grande e Generale dell’anno, che ha visto la Maggioranza approvare il Bilancio Previsionale 2026. Un passaggio fondamentale per il Paese, affrontato con grande senso di responsabilità e con l’obiettivo chiaro di garantire stabilità, sostenibilità e prospettive di sviluppo. Il dato politico e finanziario più rilevante riguarda il lavoro di approfondimento e revisione dei conti pubblici: da un disavanzo iniziale di –37 milioni di euro emerso in prima lettura, grazie a un’analisi attenta e rigorosa condotta dalla Maggioranza con il supporto di tutte le Segreterie di Stato, si è giunti a un disavanzo ridotto a –13 milioni in seconda lettura. Un risultato importante, che dimostra come anche lo Stato debba e possa fare la propria parte nel contenimento della spesa, nel ridurre gli sprechi e nel destinare le risorse pubbliche esclusivamente a progetti già condivisi, strutturati e pronti a essere attuati. Si tratta di un bilancio definito “tecnico” perché costruito su numeri ma tutt’altro che privo di contenuti politici. Al contrario, proprio dall’allocazione delle risorse emerge con chiarezza la direzione intrapresa dalla maggioranza, che ha scelto consapevolmente di legiferare attraverso progetti di legge specifici e organici, evitando di inserire interventi frammentari e disomogenei all’interno della finanziaria. Tuttavia, nel corso del prossimo anno, sarà necessario valutare se questa modalità risulterà la più efficace oppure se, nell’interesse del Paese, sarà opportuno tornare a una legge finanziaria maggiormente caratterizzata anche sotto il profilo dell’indirizzo politico, ferma restando la centralità della sostenibilità dei conti pubblici. Il Consiglio si è svolto in un clima reso complesso da un forte ostruzionismo da parte delle opposizioni che, sfruttando il regolamento consiliare, ha portato a giorni e notti di Aula. Per evitare il rischio concreto di non approvare il bilancio entro i termini, con conseguenze potenzialmente gravi per il Paese, la maggioranza ha scelto la strada della responsabilità, avviando una trattativa che ha portato all’accoglimento di alcuni emendamenti dell’opposizione. Temi che, è bene ricordarlo, erano già contenuti in progetti di legge più ampi e strutturati, che verranno presentati e discussi nei primi mesi del 2026. L’opposizione ha scelto di giocare una partita di logoramento per “mettere la bandierina” su alcuni temi. La maggioranza, per senso di responsabilità verso i cittadini e il Paese, ha accettato una mediazione, pur ribadendo che si tratta di interventi già previsti in progetti di legge più completi. Libera ritiene prioritario, nei prossimi mesi, un impegno forte e credibile sulla ristrutturazione del debito pubblico, con particolare attenzione alla riduzione del debito estero, che rappresenta uno dei principali fattori di vulnerabilità per il sistema Paese. Accanto a questo, è indispensabile una politica rigorosa di contenimento della spesa corrente, per liberare risorse da destinare agli investimenti, vero motore dello sviluppo economico e sociale.
Le priorità programmatiche su cui intendiamo lavorare riguardano:
– l’avvio della fase operativa dell’Accordo di Associazione con l’Unione europea formando la Pubblica amministrazione e continuando il confronto sulle modalità di recepimento dell’acquis;
– la pianificazione strategica territoriale con particolare riguardo alla tutela del territorio e all’emergenza casa;
– la sanità pubblica al fine di ridurre le liste d’attesa e potenziare la medicina territoriale domiciliare;
– la legge sull’inclusione lavorativa;
– la realizzazione del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti al fine di raggiungere l’obiettivo del 70% di raccolta differenziata in tempi celeri.
Inoltre, ricordiamo, che sono in via di approvazione definitiva la legge che introduce lo strumento dell’ICEE e la riforma della legge sulla cittadinanza. Libera continuerà a lavorare con serietà e responsabilità per dare risposte concrete ai bisogni del Paese, concentrandosi su riforme vere, sostenibili e orientate al futuro, nella consapevolezza che la stabilità dei conti pubblici è una condizione imprescindibile per garantire diritti, servizi e sviluppo.
Comunicato stampa – Libera San Marino













