San Marino. Bilancio in chiaroscuro per Eugenio Rossi

RIO DE JANEIRO, BRAZIL - AUGUST 14:  Eugenio Rossi of San Marino competes in the Men's High Jump qualification on Day 9 of the Rio 2016 Olympic Games at the Olympic Stadium on August 14, 2016 in Rio de Janeiro, Brazil.  (Photo by Cameron Spencer/Getty Images)

Eugenio Rossi e Giulio Ciotti tracciano un primo bilancio stagionale
Il coach “E’ stata una stagione in chiaro scuro”

Agosto va in archivio ed è già tempo di bilanci per Eugenio Rossi. Il saltatore sammarinese quest’anno ha conquistato una brillante medaglia d’argento ai Campionati Italiani Assoluti, ha sfiorato la finale agli Europei mentre si è espresso al di sotto delle aspettative a Rio. Rientrato a San Marino, è già al lavoro assieme al metal coach Max Vandi ed al tecnico federale Giulio Ciotti.
Giulio Ciotti
“La stagione, è appena passata l’Olimpiade, non si può dire conclusa. Eugenio ancora dovrà gareggiare ai Campionati di Società – Finali Nazionali. E’ stata una stagione in chiaro scuro: non è sempre riuscito ad emergere. Se agli Europei di Amsterdam, secondo me, ha fatto una buona gara, alle Olimpiadi sicuramente no! Questa è la base sulla quale lavorare nel prossimo futuro. Abbiamo da poco iniziato un percorso con il mental coach Max Vandi che ci auguriamo lo possa portare a fare quel salto di qualità per far sì che lui possa esprimere le sue capacità. Ma ci vorrà del tempo. A livello tecnico abbiamo raggiunto dei livelli accettabili molto a ridosso delle Olimpiadi e questo ha fatto sì che Eugenio fosse instabile, però era necessario che cambiasse perché era a rischio seriamente la sua salute, in particolare il suo ginocchio”.
Eugenio Rossi
“È stata una stagione strana, con una buona media prestazionale : ho saltato tre volte vicino al mio record e anche altri salti a misure più basse erano comunque intorno ai 2.25 e più. Purtroppo non sono riuscito a raggiungere il picco prestativo che pensavo di avere. Sicuramente è mancato qualcosa oppure ho sbagliato qualcosa. Rimane l’amaro in bocca perché non ho raggiunto gli obbiettivi che mi ero prefissato ad inizio stagione. Ora devo cercare di capire alcune cose per il futuro, assieme al coach Giulio Ciotti e il mental coach Vandi. Per quanto riguarda le Olimpiadi c’è poco da dire: è stata una delusione”.
L’ufficio stampa FSAL – Marianna Giannoni
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