San Marino. Bilancio demografico negativo (Da Repubblica Sm)

Non destano stupore i dati diffusi dall’ufficio statistiche in merito al bilancio demografico riguardante il primo trimestre 2018. E’ infatti ancora negativo, come lo è stato per tutto il 2017, il saldo naturale: i nati vivi ammontano a 61 e i morti a 70 (dato questo lievemente inferiore ai deceduti del 2017 nello stesso trimestre). Anche il numero dei matrimoni con almeno un coniuge cittadino sammarinese è rimasto lo stesso dell’anno precedente, ne sono stati celebrati 24 di cui solamente due con rito religioso. Sul fronte immigrazione, da gennaio 2018 il totale delle persone immigrate è di 65 fra cui 46 con cittadinanza italiana. Gli emigrati sono, invece, 58 individui, di cui 35 hanno scelto l’Italia come destinazione. Gli emigrati con cittadinanza sammarinese sono 42, mentre 13 sono quelli con cittadinanza italiana.
Dal lato imprese si evidenzia un decremento di 3 aziende rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente per cui il numero totale si attesta a 5.069. Ad essere maggiormente penalizzato il settore del commercio con una diminuzione significativa pari a 30 unità e quello delle “Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche” con 14 unità in meno. Male il turismo con un afflusso di visitatori in netto calo (-11%).
A dare la misura di un Paese che non cresce anche i dati sulle immatricolazioni che rispetto al periodo precedente sarebbero diminuite di 181 unità, mentre infatti le registrazioni di auto nuove mantengono il trend, quelle di auto usate registrano una diminuzione del 56%. Nel primo trimestre 2018 sono diminuite sia le immatricolazioni di mezzi di lavoro, arrivate a 91 rispetto alle 113 dello stesso periodo 2017, come pure le immatricolazioni di veicoli a due ruote, pari a 91.
I numeri sul lavoro infine destano più di qualche preoccupazione. Se da un lato al 31 marzo 2018 le forze di lavoro complessive risultano in aumento, si evidenzia un incremento di 439 unità, dall’altro risulta chiaro come gran parte dei lavoratori assunti siano frontalieri il cui numero sarebbe aumentato nell’ultimo anno di ben 387 unità. Solo in lieve diminuzione infatti il numero dei disoccupati che ammontano a 1287 unità. Tra i disoccupati il titolo di studio prevalente è il diploma di maturità mentre la percentuale di disoccupati laureati è pari al 13,4% con 127 unità. In controtendenza il dato dell’Iss con un aumento di lavoratori pari a 45.

Repubblica Sm