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È emerso dagli atti che Lorenzo Savorelli, nel mese di marzo dell’anno 2017, aveva convocato gli organi di Carisp rappresentando ”l’opportunità’‘ che il Consiglio di Amministrazione si dimettesse nonostante il suo incarico scadesse entro il mese di aprile dello stesso anno. Questo incontro veniva descritto da Luca Simoni, all’epoca Direttore dell’istituto, che dichiarava: “É accaduto a marzo [2017] che il doti. Savorelli ha convocato tutti i membri del C.d.A. e del Collegio Sindacale di Carisp, oltre a me. In quella riunione il dott. Savorelli ha invitato espressamente i presenti del consiglio a rassegnare le proprie dimissioni. Così è stato quindi anche nei miei confronti. Non sono state chieste le dimissioni dei componenti del Collegio Sindacale. Savorelli indicò come motivo della richiesta in avvicendamento nella governance della Banca con persone più esperte nella materia delle ristrutturazioni bancarie. Parlò di un’esigenza in tal senso espressa dal Fondo Monetario condivisa dal Governo. A quella riunione erano presenti anche il Presidente di Banca Centrale, l’avv. Sommella ed il dott. Granata. Si trattò di una riunione di carattere informale. Non vi sono stati altri casi di convocazioni svoltesi in questo modo … in questa fase non ho fatto proposte relative a possibili cessioni di titoli a Banca Centrale, anche perché Carisp non disponeva di titoli utilizzabili per una compravendita con Banca Centrale. Mi riferisco a titoli non negoziabili, perché derivanti da cartolarizzazione di crediti, oppure titoli impegnati in operazioni di PCT con la clientela’ (cfr. aff.ti 716 — 717 del p.p. n. 500/2017 RNR + riuniti, i cui atti processuali sono memorizzati sul CD di cui all’aff.to 1733 del p.p. 626/2021 RNR).
Il componente del Collegio Sindacale avv. Sara Pelliccioni dichiarava alla Commissione d’Inchiesta che Savorelli — alla presenza dei Segretari di Stato Simone Celli, Guerrino Zanotti, Andrea Zafferani e Marco Podeschi ed alla presenza di Wafik Grais e Filippo Siotto (il sindaco Pelliccioni riferiva la presenza di altri componenti di vigilanza di BCSM, che Simoni individuava in Mirella Sommella e Ugo Granata) — “disse in maniera chiara che o si fossero dimessi o Banca Centrale — cioè lui — li avrebbe, per così dire, dimessi” (cfr. pag. 240 della seconda relazione della Commissione d’Inchiesta di cui alla Legge Costituzionale n. 2/2019, cfr. CD di cui all’aff.to 3302 del p.p. 626/2021 RNR). Di li a breve, giunsero le dimissioni dei membri del CdA di Carisp, che vennero sostituiti con i componenti individuati nella delibera n. 1 della riunione del Congresso di Stato del 9 aprile 2017: Nicolino Romito (Presidente), Luigi Borri, Giuliana Michela Cartanese, Massimo Cotella e Andrea Rosa. I soci di minoranza individuarono invece Angelo Lazzari (poi sostituito da Marcello Forcellini) e Filippo Francini (Vice Presidente).
Rispetto all’individuazione dei consiglieri nominati dal socio Eccellentissima Camera, l’allora Segretario alle Finanze Simone Celi rendeva — tempo per tempo —dichiarazioni parzialmente difformi. Egli inizialmente, nella seduta del 19 aprile 2017, riferiva al Consiglio Grande e Generale quanto segue: “Nella scelta dei 5 membri del Consiglio di Amministrazione di competenza dell’Ecc.ma Camera, il Governo ha individuato figure con skills professionali di elevatissimo livello, con esperienze rilevanti in campo bancario, con competenze tecniche significative in ambito giuridico e contabile, con un importante standing di relazioni anche internazionali; ha cercato profili adeguati a definire, prima, e a realizzare, poi, un piano di rilancio serio e credibile per il risanamento di Cassa di Risparmio … Infatti sono stato io a indicare il nome del dott. Romito, quale Presidente del CdA di Cassa, e di conseguenza sono io ad assumermi la responsabilità politica, piena e esclusiva, di una scelta tecnica basata sulla necessità di avere uomini di esperienza in grado di affrontare le numerose problematiche che affliggono Cassa, ma che —desidero sottolinearlo da subito — non deve in alcun modo rallentare o interrompere la road map delineata dal Governo nel percorso di rilancio di Cassa di Risparmio” (cfr. il report pubblicato sulla pagina internet https: / /www. tribunapoliticaweb.sm /p olitica /2017 /04 /19 /6614 simone-celli-passato-futuro-cassa/, aff.ti 3307-3310 del p.p. n. 626/2021 RNR).
Successivamente, lo stesso Segretario di Stato dichiarava rispetto alla situazione Carisp: “Non nascondo di aver mantenuto un contatto permanente con il Presidente e il Direttore Generale della Banca Centrale. La situazione era difficilissima, l’azione su Cassa di Risparmio era inevitabile e doveva essere assunta in tempi rapidi, ho ritenuto in quel frangente e ritengo tuttora che fosse imprescindibile un coinvolgimento della Banca Centrale in quell’iter decisionale. Così, posso tranquillamente affermare che alla scelta del nuovo Consiglio di Amministrazione di Cassa di Risparmio si arrivò in seguito ad una intensa fase di concertazione con il vertice di BCSM. In merito alle verifiche effettuate, posso dirle che tutti i curricula erano di altissimo livello, eravamo di fronte a professionisti importanti con esperienze significative non solo nel mondo bancario ma in qualche caso anche a livello istituzionale. Le referenze acquisite erano ottime e perciò abbiamo di deciso di procedere con la loro nomina” (così la risposta pubblicata sulla pagina internet https:/giornale sm. com/ san-marino-il- segreta rio-celli- risponde-alle-domande-di-super i -cfr. aff.ti 3311-3313 del p.p. n. 626/2021 RNR).
Dalle audizioni della Commissione d’Inchiesta è emerso che la prima persona che contattava Nicolino Romito per proporgli l’incarico di Presidente del CdA di Carisp, per ammissione dello stesso Romito, fu Francesco Confuorti. (cfr. aff.to 242 della seconda Relazione della Commissione d’Inchiesta, di cui al CD allegato all’aff.to 3302 del p.p. n. 626/2021 RNR).
Con riferimento a Borri, Cotella e Cartanese si deve osservare che nell’esame del materiale sottoposto a sequestro, la Polizia Giudiziaria riscontrava “l’invio … di tre schermate di un cellulare da parte di A. a SIOTTO, riguardanti una conversazione avvenuta su Whatsapp da parte di un gruppo denominato Titans, del quale farebbero parte Andrea,Borri, Cotellla, Nicola Romito, Tu’ sul quale si discute della situazione di Carisp. Tutti questi soggetti, ad eccezione di Tu’, del quale non si hanno elementi per dire chi sia [ma il fatto che gli screenshot vengano trasmessi da Confuorti a Siotto costituisce un grave indizio del fatto che il primo sia anche il `tu’], al tempo facevano parte del Consiglio di Amministrazione di Carisp. In aggiunta ai nomi noti, si ritiene, infatti, che Andrea sia Andrea Rosa, pure lui consigliere di Carisp. A. è anche in possesso della lettera di convocazione del Consiglio di Amministrazione di Carisp del 01.08.2017 , che condivide con SIOTTO. 01.09.2017, A. oltre ad avere inviato a SIOTTO la copia delle lettere di dimissioni dal CdA di Carisp di Luigi Borri (31.08.2017) e Massimo Cotella (01.09.2017), invia anche il Piano Industriale 2017-2021 della Cassa di Risparmio di San Marino’ un documento predisposto ancora una volta da The Boston Consulting Group, che riporta la data 01.09.20171″ (cfr. aff.to 7248 del p.p. n. 500/2017 RNR + riuniti).
La Polizia Giudiziaria rinveniva altresì, tra i materiali sequestrati, “per quanto attiene a Cassa di Risparmio SpA., … una mail nella quale il consigliere dell’istituto Massimo Cotella scrive all’allora Presidente del CdA Nicola Romito, e per conoscenza a Giuliana Michela Cartanese e a Luigi Borri (tutti nomi questi noti alle cronache per essere ex funzionari di Monte Paschi che, nominati nel CdA di Cassa di Risparmio, avrebbero interloquito con Francesco Confuorti su questioni rilevanti dell’istituto), tramite indirizzi di posta rigorosamente privati, esprimono considerazioni e decisioni prese, di carattere particolarmente, rilevante atteso che riguardano l’acquisizione di Asset Banca S.p.A. e il bilancio di Carisp. Tale mail viene poi girata all’indirizzo di Francesco Confuorti e da lui condivisa con Mirella Sommella, Lorenzo Savorelli, Filippo Siotto (non appare il nome di Grais) ma forse solo perché nella stampa della mail, essendo associati ai nomi anche i relativi indirizzi di posta, non vi è spazio sufficiente” (cfr. aff.to 7252 del p.p. n. 500/2017 RNR + riuniti).
Che vi fossero rapporti fra alcuni membri del CdA di Carisp e Confuorti ne dava ulteriore conferma l’avv. Sara Pelliccioni, che dichiarava: “Ho avuto conoscenza di questo nominativo nel senso che mi è stata rappresentata l’esistenza di uno scambio di corrispondenza riguardo a vicende strategiche per Cassa di Risparmio in particolare nella fase di valutazione della cessione dei rapporti di Asset Banca. A memoria ricordo che in un caso tale Confuorti era in indirizzo” (cfr. aff.to 3367 e ss. del p.p. n. 500/2017 RNR + riuniti).
Circa incontri non ufficiali svoltisi fra i vertici di BCSM ed alcuni membri dcl CdA di Carisp, poco prima l’approvazione del bilancio di esercizio 2016, Simoni dichiarava: “Come detto a me nulla risulta in proposito ma voglio dire che vi erano altre persone tra i vertici di Cassa di Risparmio che hanno avuto rapporti diretti con la Direzione di Banca Centrale. Mi riferisco certamente al Presidente Romito ma anche ai Consiglieri Cotella, Borri e Cartanesi. Non escludo quindi che loro possano avere conoscenza di questa ipotesi […] Dico questo perché vi sono state frequenti riunioni tra i consiglieri che ho nominato ed i vertici di Banca Centrale. Intendo in particolare riunioni con il Direttore Savorelli e la vigilanza. Mi riferisco ad incontri informali che so essere avvenuti soprattutto nel periodo antecedente al deposito del progetto di Bilancio di Cassa, progetto depositato ma mai approvato … Chiarisco di non aver mai partecipato a queste riunioni. Ricordo ad esempio anche il fatto che dalla Segreteria di Banca Centrale sia io che il Presidente Romito ricevemmo in un primo momento la convocazione per la presentazione dei risultati della A.O.R. Accadde però che dir poco il Presidente Romito mi disse che il Direttore Savorelli non gradiva la mia partecipazione all’incontro, sicché il Presidente andò poi alla riunione accompagnato dal consigliere Borri” (cfr. aff.to 719 del p.p. n. 500/2017 RNR + riuniti).
Ribadito quanto già ampiamente rappresentato circa i rapporti esistenti tra Confuorti, Savorelli, Siotto, Sommella e Granata (cfr. decreti 7 aprile 2022 adottati nell’ambito del p.p. n. 227/2022 – stralcio del p.p. n. 626/2021 RNR — allegati in copia cartacea agli aff.ti 3253-3301 del p.p. n. 626/2021 RNR, e decreto 18 maggio 2022 adottato nell’ambito del p.p. n. 299/2022 – stralcio dei pp. pp. riuniti nn. 673/2020 e 108/2021 RNR – allegato in copia cartacea agli aff.ti 2580-2631 dei pp. pp. riuniti nn. 673/2020 e 108/2021 RNR), non può che constatarsi come anche la maggioranza del CdA di Carisp rispondesse direttamente a Francesco Confuorti. Le dichiarazioni di Simoni rispetto al fatto che BCSM si relazionasse solamente con Romito e Borri testimoniano la chiusura del cerchio tra il finanziere materano e gli uomini da lui collocati in BCSM ed in Carisp. Se ciò non bastasse, si rileva come nell’ambito del p.p. n. 500/2017 RNR + riuniti veniva acquisita ulteriore messaggistica a definitiva conferma dell’interferenza diretta di Confuorti nei confronti dei prevenuti (in particolare Borri, Cotella e Cartanese) e dei referenti delle società consulenti di Carisp nominate dagli stessi, Ria Gran Thorton (brev. Ria GT) e Boston Consulting Group (brev. BCG)’.
Il 16.7.2017 Confuorti contattava Siotto, Savorelli e Sommella via mail riepilogando i problemi di Carisp. Egli — in particolare — scrive “Quindi il cda Carisp deve assumere subito una delibera come di seguito indicato: 1. Deliberare che la sottoscrizione dell’operazione di acquisizione in blocco [Asset] avvenga solo dopo la ratifica di tutti 3 i decreti (quindi dopo 118 così sono sicuri che tutto è ok), oppure 2. Sottoscrivere il contratto di cessione in blocco anche in settimana ma introdurre un articolo che preveda la sospensione dell’entrata in vigore dell’accordo fino alla completa ratifica di tutti e tre i decreti senza modifiche (come ha fatto banca intesa con l’accordo sottoscritto per veneto banca e Vicenza) e in caso di non ratifica o di modifiche sostanziali ‘operazione asset si intenderà non perfezionata. A questo punto per introdurre nel terzo decreto un passaggio che preveda la definizione di un approccio a lungo termine per gli npl delta di carisp bisogna preparare un articolo da aggiungere al decreto. L’articolo deve essere semplice, poco arzigogolato e facilmente spiegabile dal governo come modifica. Se non si riesce a fare una cosa fatta bene limane poi una ultima possibilità con la legge di assestamento del bilancio pubblico che va in prima lettura sempre ad inizio agosto. Ovviamente questa situazione impone un ragionamento sulla approvazione del bilancio carisp, prima o dopo la ratifica dei decreti, oppure > quando saranno pronti ma senta la copertura dei decreti. In questo caso però sussiste una possibilità molto interessante rappresentata dalla autonomia operativa di Bcsm nella approvazione di piani pluriennali di recepimento (cosiddetti PPR) in cui queste esigenze di spalmare Negli anni potrebbero essere sottoposte alla autorkzazione di bcsm”(aff.to 198 dell’Ali. 7 del p.p. n. 500/2017 RNR + riuniti).
Sempre in tale data, come nota la parte civile, una mail (aff.to 275 dell’Alt. 8 del p.p. n. 500/2017 RNR + riuniti) ad oggetto “Bozza DL AQR” viene condivisa tra il dott. Galiano, il Dott. Pastore (partners di Grant Thorton — consulente Carisp), Lorenzo Savorelli e Francesco Confuorti.
In tale comunicazione si discute la bozza del testo del futuro d.d. 21 luglio 2017, n. 87 che contiene la formulazione originaria del c.d. articolo 5 ter. Il successivo 20.7.2017 Confuorti invia una mail all’indirizzo di Savorelli, Grais, Sommella e Siotto con oggetto “I: Piano Industriale di Cassa” esprimendo apprezzamenti sul piano industriale di Carisp (redatto dai comitati gestiti da Borri, Cotella e Cartanese con incarico a BCG). Confuorti, peraltro, in tale mail fa riferimento alle “modifiche discusse oggi’ (Ciao In Allegato il Piano Industriale aggiornato con le modifiche discusse oggi. Interessante ne parliamo comunque lo hanno quelli di cassa che vedete oggi un caro saluto), dimostrando di essere parte integrante nell’elaborazione dei testi.
Infatti, a tale mail è allegato il documento “Piano Industriale della Carisp di Risparmio di San Marino” [Allegati: 360031 -01 _Cassa_Piano Industriale_v29.pdf] elaborato da BCG (cfr. aff.to 199 dell’All. 7 del p.p. n. 500/2017 RNR + riuniti; affIto 277 dell’Ali. 8 del p.p. n. 500/2017 RNR + riuniti); documento che verrà messo a disposizione del CclA di Carisp solo tempo dopo. La direzione di Confuorti appare pressante sul tema del bilancio di Carisp.
Infatti, il 2.8.2017 Cotella fa pervenire a Confuorti una mail inviata a Romito avente ad oggetto “progetto di bilancio” e contenente riflessioni su tale progetto di bilancio, sull’emananda normativa, nonché sull’operazione Asset. Confuorti la gira a Savorelli, Grais, Sommella e Siotto con la dicitura “questa per vostra conoscenza confidenziali” (affto 242 dell’All.7 del p.p. n. 500/2017 RNR + riuniti). A conferma del legame e dell’interazione 1’1.08.2017 Confuorti scrive a Siotto “Parla con il tuo dg e digli di parlare con il presidente e di parlate con i consiglieri di Crsm che verranno a trovare la Sommella’ (aff.to 21 dell’Al 7 del p.p. n. 500/2017 RNR + Ancora, il 25.7.2017 è Siotto a comunicare ad “A” (e cioè a Confuorti) aggiornamenti sulla situazione di Cassa di Risparmio (“Nota CRSM allegata al messaggio). L’appunto evidenzia i passaggi chiave concertati da Confuorti su Carisp e l’atteggiamento di minaccia nei confronti del Congresso di Stato qualora tali direttive non fossero state attuale.
Questo il testo: “passaggi chiave su Cassa di Risparmio () valutare come condividere con i Consiglieri () definizione della governante: dimissioni Presidente, cambiamenti in CDA con arrivo di una nuova figura tecnica, rinnovo del Collegio Sindacale. () approvazione piano industriale, che dovrà da subito prevedere una più ampia integrazione, ovvero fusione con Banca CIS. ()pledge e specifico decreto a copertura, che si aggiunge ai decreti già in fase di approvazione. Questo SPECIFICO DECRETO su Cassa di Risparmio deve garantire la copertura dello sbilancio di Cassa a seguito della rivalutazione degli attivi post-A2R e post ricognizione interna effettuata dalla nuova governante. Su questo punto, va reso con forza al Consesso e alla maggioranza che LO STATO DEVE DARE UN SUPPORTO CONCRETO E DURATURO a beneficio di Cassa, attraversofinanziamenti (emissione obbligazionaria come strumento da preferire, prestiti), aumento di capitale (tino ad Euro 120 miri), garanzie, ed ogni altra forma di copertura e sostegno ritenuta idonea. (…) INFINE, PUNTO DI ATTENZIONE PER IL GOVERNO: il mancato sostegno alla Cassa comporta conseguenze rilevanti: fallimento, commissariamento (2)”
Ancora, il 29.7.2019, una volta emanati il Decreto-Legge 27 luglio 2017 n.88 (Misure urgenti a sostegno del sistema bancario) e il Decreto-Legge 27 luglio 2017 n.89 (Disposizioni per la cessione in blocco di attivi e passivi di Asset Banca S.p.A. — in liquidazione coatta amministrativa – a Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino S.p.A.), “A” inviava a Siotto ulteriore revisione della “Bozza DL misure restrittive flussi.docx”, allegato al messaggio mentre, in pari data, “A” comunicava a Siotto che “Il 20% è basso deve essere almeno il 25 ….” così continuando ad ingerirsi nelle strategie che riguardano la Carisp, abusivamente informato (aff.to 20 dell’Alt. 7 del p.p. n. 500/2017 RNR + riuniti).
Ciò emerge nel successivo messaggio parimenti inviato da A (Confuorti) a Siotto di nuovo in data 29.7.2017: “Bilancio 2016: Perdita cassa 130mil + deroga per spalmare le perdite da valutazione npl delta in almeno 10 anni (300/10=30milioni. Quindi perdita totale 130+30=160 milioni nel 2016 Per capitalizzazione: Il fondo pensione trasforma i depositi attuali che ha in cassa in obbligazioni dello stato sia quelli cash che in subordinato per un totale di circa 150/160 milioni La bc sottoscrive una obbligazione stato per 120/ 130 milioni Lo stato quindi può fare un aumento di capitale in cassa di almeno 270/290 mil per coprire la perdita del 2016 e migliorare i ratios. Nella assemblea di approvazione del bilancio lo stato (che in pratica sarà socio unico) può dichiarare che si impegnerà a sostenere la carisp per mantenere un grado di patrimonializzazione come richiesto dalia normativa Dopo assemblea, nomina del nuovo cda (secondo me sì devono dimettere tutti gli amministratori de/io stato così decadono anche quelli della fondazione) e del nuovo presidente (assicurazione agli amministratori stato che saranno rinominati), poi tutti i crediti ed obbligazioni legate al mondo Delta detenute dalla cassa andranno conferite ai valore di libro, ed al netto delta svalutazione fatta a bilancio 2016 (i 30 milioni); in un apposito fondo comune (fondo Delta), il fondo viene acquisito dallo stato che paga carisp mediante obbligazione a lunga scadenza (15-20 anni), Io stato non può detenere singoli crediti ma uno strumento finanziario come un fondo lo può detenere In questo modo nel bilancio 2016 c’è stato solo un impatto relativo delle perdite Delta (30 o 50 milioni), ed il resto Io prende lo stato nel 2017 la cassa non ha più il problema in bilancio e fine delta rateizzazione delle perdite perché ormai è tutto passato allo stato. Lo stato a questo punto si trova in pancia il fondo npl Delta e comincia a costruire la sua bad bank che deve essere strutturata entro fine anno La svalutazione Delta nel 2016 anziché 30 potrebbe essere anche di 50 milioni Questa sera sono ad una cena, fammi sapere appena puoi. Fai tu le modifiche” (rapporto p.g. 17/PP/23-87; aff.to 20 dell’AL 7 del p.p. n. 500/20117 RNR + riuniti).
FINE SECONDA PARTE
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