Assenti ingiustificati. La coalizione ‘San Marino prima di tutto’, quindi Pdcs, Psd e Ps, è il grande assente del primo incontro organizzato da ‘Adesso.sm’ sul bilancio 2017 e sui passaggi necessari ad evitare l’ordinaria amministrazione. Dalla coalizione vincitrice alle elezioni fanno sapere infatti che alla riunione convocata per ieri a Palazzo Pubblico, a cui erano stati invitati i presenti in Consiglio grande e generale «a seguito delle elezioni politiche 2016», era presente solo ‘Democrazia in movimento’, quindi i consiglieri di Rete e Movimento democratico San Marino insieme. «La coalizione San Marino Prima di Tutto – spiega Adesso.sm – ha comunicato questa mattina, alle 12.17 (ieri mattina, ndr), l’impossibilità a partecipare all’incontro, rendendosi disponibile dopo la sessione consiliare di lunedì».
Come chiarisce la nuova maggioranza, la riunione è stata organizzata «con un preavviso molto breve in quanto vi era la necessità di esaminare preliminarmente una serie di questioni procedurali relative all’iter di esame del bilancio di previsione 2017, prima della riunione del Consiglio grande e generale». A tale scopo, era presente il dirigente della Segreteria istituzionale «per relazionare su i passaggi connessi all’avvio della legislatura e i loro impatti per l’esame del progetto di legge del bilancio di previsione 2017». É intervenuto anche il direttore generale della Finanza Pubblica per illustrare il progetto di legge depositato lo scorso 18 novembre dalla segreteria di Stato uscente. «Adesso.sm – ribadiscono – ha come obiettivo approvare entro il 31 dicembre il bilancio, evitando il ricorso all’esercizio provvisorio affinchè sia assicurato il corretto funzionamento dell’amministrazione e di tutti gli enti», quindi Iss, Cons, Aaspl, Aass, Università, Poste, Aviazione Civile, Ente giochi.
«In una fase di transizione istituzionale con alcuni termini temporali non differibili per approvare il bilancio dello Stato – conclude il testo – e di altri relativi all’insediamento del Consiglio grande e generale, C10, Rf, Ssd sono preoccupate che l’eventuale ricorso all’esercizio provvisorio possa arrecare pesanti ricadute negative sul Paese e provocare pesanti difficoltà operative all’amministrazione». Il Resto del Carlino
