Non credo che la mia insistenza sulla necessità di unire le forze progressiste e riformatrici per rafforzare il sistema democratico sia “prematura o velleitaria. Pur non condividendo l’attuale coalizione di governo, penso a una fase di transizione verso nuovi equilibri politici per affrontare i reali problemi del Paese e per aprire la strada del cambiamento associandosi all’Unione Europea in modo dignitoso e utile per San Marino.
Mentre si lavora nella coalizione per spingere il governo verso nuovi traguardi, si può far partire una iniziativa unitaria impostata su colloqui, confronti, collaborazioni, con l’obiettivo di redigere un manifesto politico condiviso da presentare ai cittadini, aprendo un dibattito nel Paese.
Non penso che questa sarebbe una scelta destabilizzante in quanto si potrebbe procedere senza strappi, con la dovuta prudenza, con grande lealtà e con i tempi necessari. Inoltre, se venisse condotta con spirito repubblicano e nell’interesse generale del Paese, potrebbe coinvolgere anche cattolici democratici che rifiutano la conservazione e la dipendenza da poteri esterni alle istituzioni.
Infatti, non si può negare l’urgenza di una complessiva moralizzazione della vita pubblica, della difesa e del potenziamento dei beni comuni a partire dalla sanità, dall’energia e dalla formazione; di una condotta mirante al prestigio della Repubblica sul piano internazionale; dell’entrata nell’Unione Europea; della realizzazione dello stato di diritto e del bilanciamento dei poteri; del risanamento dei conti pubblici; della realizzazione della giustizia sociale attraverso un progetto di medio e lungo termine che metta al centro il lavoro e la cultura; di attuare una politica estera che in tutte le sedi internazionali porti un messaggio di pace e di libertà dei popoli. La riorganizzazione della Pubblica Amministrazione e la pianificazione territoriale, da inserire nel progetto, possono completare le azioni per il rilancio del Paese, per riaccendere la passione e per promuovere il ritorno alla partecipazione popolare alle scelte di fondo.
San Marino ha grandi potenzialità, se governata con buon senso, con competenza e con onestà. Ha le risorse intellettuali per rilanciarsi e per aprire una nuova stagione di progresso e di benessere, ma occorre una rottura di sistema, una iniziativa politica che esca dai vecchi schemi, una decisa volontà di cambiamento e di miglioramento.
Bisogna però aprire le vele al vento!
Emilio Della Balda