San Marino blinda i confini. Dopo le polemiche sulle aperture, incontro tra ministri e prefetti

La San Marino da ’bere’ o quella della ’movida’ non c’è più. Almeno per le prossime festività: il Titano si allinea con le regole dettate dal governo italiano che ha ’colorato’ di giallo le regioni confinanti, Emilia Romagna e Marche. Quindi si entra e si esce dall’antica Repubblica, senza autocertificazione fino a tutto il 20 dicembre, con l’esclusione della fascia oraria dalle 22 alle 5 del giorno dopo, in cui gli spostamenti sono consentiti solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute, sottoscritte nell’autocertificazione. Dal 21 dicembre al 6 gennaio la mobilità sarà consentita sempre per le comprovate esigenze lavorative o di necessita, compresi i motivi di salute e sempre con tanto di autocertificazione. Le limitazioni, proprio come in Italia, saranno ulteriormente rafforzate nelle giornate del 25, 26 dicembre e primo gennaio. La decisione è stata presa ieri mattina, nel corso di una videoconferenza fra il ministro agli Affari Esteri di San Marino Luca Beccari, quello alla Sanità, Roberto Ciavatta e i prefetti delle province di Rimini, Giuseppe Forlenza, e Pesaro-Urbino, Vittorio Lapolla.

Niente posti di blocco ai confini con la piccola Repubblica ma controlli delle forze di polizia del Titano su tutto il territorio,sì. Insomma, la San Marino ’ribelle’ che aveva aperto i confini, quando l’Italia chiudeva e era salita alla ribalta, addirittura, del sito on line del New York Times, al momento, ha deciso per il ’riallineamento’.

Monica Raschi, Il Resto del Carlino