Bollettino di statistica IV trimestre 2019 (ottobre-dicembre 2019): ecco i numeri:
• Imprese Il totale delle imprese presenti ed operanti in Repubblica, al 31 dicembre 2019, è pari a 4.934 unità registrando, rispetto al 31 dicembre 2018, un incremento di 16 aziende (+0,3%). Analizzando il trend dell’ultimo anno solare, si rilevano variazioni esigue del numero delle imprese nei vari settori, saldi positivi si sono registrati nei settori “Noleggio, Agenzie di viaggio, Servizi di supporto alle imprese” (+14 unità pari al +8,2%) e “Sanità e Assistenza sociale” (+8 unità pari al +6,1%). In leggera diminuzione sono le imprese dei settori: Agricoltura (-2 unità pari al -3,3%) e Manifatturiero (-10 unità pari al -1,9%).
Classificazione della sezione di attività economica: ATECO2007 variazione dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019
A dicembre 2019 la forma giuridica più diffusa, pari al 54% delle imprese, è quella societaria con 2.675 unità, le attività libero professionali sono 753 (15% del totale) e le imprese artigianali 395 (8% del totale).
La maggior parte delle imprese sul nostro territorio ha piccole dimensioni, il 42% ha da 1 a 9 addetti e il 51% non ha dipendenti.
• Turismo Nel 2019 l’afflusso turistico è stato pari a 1.904.490 visitatori (+1,6% rispetto al 2018). Analizzando l’andamento mensile dei visitatori si rileva un aumento di presenze sia in febbraio che in marzo; maggio ha invece registrato un saldo negativo (-10,3%) a causa del maltempo che lo ha caratterizzato. I mesi estivi con saldo positivo rispetto all’anno precedente sono giugno (+3,8%) e settembre (+5,7%), mentre a luglio si rileva un calo del 1,7% e ad agosto un lieve aumento (+0,9%). L’ultimo trimestre si è rivelato positivo per tutti e tre i mesi, in particolare a ottobre si registra un aumento del +4,8% e a dicembre del 2,1%.
Per quanto riguarda il turismo di sosta, nel 2019 si sono registrati 111.371 arrivi (+32% rispetto al 2018) per un totale di 204.735 pernottamenti (+26%), con una media di 1,84 notti trascorse per ogni persona arrivata. I turisti che nel 2019 hanno scelto di pernottare a San Marino provengono per l’ 86,6% dall’Europa, il 5,6% dall’America, il 6,6% dall’Asia e il restante 1,2% suddiviso tra Africa e Oceania. L’Italia è il paese di provenienza della maggior parte di turisti (57,8% sul totale), seguita da Germania (5,6%), Regno Unito (2,5%) e Paesi Bassi (2,3%). Tra i paesi extra-europei, la maggior parte degli ospiti registrati nelle strutture, alberghiere e non, della Repubblica proviene dagli Stati Uniti (3%), dal Giappone (2%) e dalla Cina (1,2%).
• Trasporti Al 31 dicembre 2019 il totale dei veicoli registrati in Repubblica è di 52.690 (1.714 veicoli in meno nell’ultimo anno). Le immatricolazioni di veicoli, 3.354 nel 2019, hanno registrato una diminuzione di 239 unità (-6,7%) rispetto all’anno precedente, un decremento imputabile prevalentemente alle automobili, che nel 2019 hanno raggiunto 2.465 immatricolazioni, 257 in meno rispetto al 2018; di cui 88 immatricolazioni in meno di vetture nuove e 169 in meno di auto usate.
Nel 2019 le immatricolazioni di mezzi di lavoro sono state 330 (+1 rispetto al 2018), quelle di veicoli a due ruote sono state 559 (+17 rispetto all’anno precedente).
Tra i 2.465 autoveicoli immatricolati nell’anno, 174 sono a combustibile Ibrido o Elettrico (+43 unità pari al +32,8 rispetto al 2018) e 730 a benzina (+107 unità, pari al +17% rispetto al 2018), incremento anche per le auto a metano, 32 immatricolazioni rispetto alle 7 dell’anno precedente. Tutte le altre categorie registrano variazioni negative rispetto all’anno precedente.
• Occupazione / disoccupazione Al 31 dicembre 2019 le forze di lavoro complessive sono pari a 22.967 unità e rispetto al 31 dicembre 2018 si evidenzia un incremento di 562 unità (+2,5%), imputabile prevalentemente ai lavoratori dipendenti del settore privato, che hanno raggiunto il valore di 16.319 e, insieme a quelli del settore pubblico, rappresentano l’86,9% della forza lavoro. Le altre componenti della forza lavoro registrano delle variazioni meno significative, 1.692 sono lavoratori indipendenti (7,3% della forza lavoro) ed infine, 1.333 sono i disoccupati totali (5,8%), di cui 1.041 sono disoccupati in senso stretto. I lavoratori dipendenti del settore privato, nell’ultimo anno sono aumentati complessivamente di 647 unità (+4,1%); l’aumento più consistente risiede principalmente nel settore “Attività Manifatturiere” (+297 lavoratori pari al +4,8%), seguito dal settore “Noleggio, Agenzie di Viaggio, Servizi di supporto alle imprese” (+84 lavoratori pari al +12,6%) e dal “Commercio” (+69 lavoratori pari al +2,6%). In aumento anche i settori “Servizi di Informazione e Comunicazione (+46 lavoratori pari al +6%), “Attività dei Servizi di Alloggio e Ristorazione” (+42 lavoratori pari al +4,4%) e “Fornitura di Acqua, Reti Fognarie, Attività di gestione rifiuti e Risanamento” (+25 lavoratori pari al +47%). Il settore per il quale si è registrata la maggiore diminuzione di lavoratori è “Attività Finanziarie e Assicurative” con 26 lavoratori in meno, pari al -3,7%. Nel Settore Pubblico Allargato il numero dei lavoratori è aumentato di 23 unità rispetto a fine 2018, assestandosi a 3.643, la media annuale dei lavoratori aumenta di 3 unità rispetto all’anno precedente. Considerando la variazione del numero di lavoratori all’interno degli Enti nel corso del 2019, si rileva che presso l’Istituto di Sicurezza Sociale i lavoratori impiegati sono aumentati di 45 unità, mentre nella Pubblica Amministrazione si registra una diminuzione di 4 unità così come presso l’Azienda Autonoma di Stato per i lavori pubblici e l’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici dove la variazione negativa ammonta a 9 unità per ciascuna Azienda.
Negli ultimi dodici mesi il numero di frontalieri è aumentato del 7,7%, raggiungendo la cifra di 6.355 lavoratori (+452 unità rispetto a dicembre 2018), pari al 31,8% del totale dei lavoratori dipendenti (un anno fa la stessa proporzione si attestava sul 30,6%), mentre nel solo settore privato tale percentuale è del 38,3%. Nella ripartizione per qualifica, i frontalieri sono principalmente “Operai” (56,1%) e “Impiegati” (41,7%), mentre solo l’1,6% rientra tra i dirigenti.
Al 31 dicembre 2019 i disoccupati totali ammontano a 1.333 unità (-82 rispetto al 31 dicembre 2018); di questi, 1.041 sono disoccupati in senso stretto (-76 rispetto al 31 dicembre 2018), ovvero coloro che si rendono immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro. Tra i disoccupati in senso stretto, il titolo di studio prevalente è il diploma di maturità (35,4% del totale), mentre la percentuale di disoccupati laureati è pari al 10,5% con 109 unità.
• C.I.G. La cassa integrazione guadagni liquidata, nel periodo gennaio -settembre 2019, ammonta a € 2.124.694, con un totale di 288 aziende che ne hanno fatto ricorso. Rispetto allo stesso periodo del 2018, si registra un decremento del -15,6% in termini di importo liquidato e un decremento del -7% di aziende che ne hanno fatto ricorso.