In sede di interrogatorio, il 22 ottobre del 2014, Gumina davanti ai magistrati ha ricostruito, sotto giuramento, la vicenda del bonifico effettuato dalla Bcs in regime di sospensione dei pagamenti.
Ed ha dichiarato: ”Ricordo che una mattina ricevetti una telefonata dal Direttore Giannini il quale mi riferì che il Segretario Valentini aveva sollecitato la restituzione di una somma già richiesta ai commissari straordinari dalla commercialista Stefania Gatti – liquidatrice della Finanziaria Infrastrutture.
Quest’ultima aveva minacciato azioni qualora non fosse stato effettuato un bonifico chiesto prima dell’intervento della sospensione dei pagamenti e non eseguito per un disguido tecnico.
Rappresentai al dottor Giannini che la determinazione competeva ai commissari straordinari previo parere del comitato di sorveglianza. Non era nelle mie facoltà, ne in quelle di Banca Centrale autorizzare alcunché. Per cui invitai la dottoressa Gatti a rivolgersi ai commissari. Nonostante tutte le ricostruzioni che sono state operate dalla stampa, non ho mai autorizzato alcunché.
Quando venne autorizzato il bonifico da BCS alla banca destinataria, il responsabile della gestione della gestione della tesoreria di Banca Centrale informò immediatamente il Direttore affinché si potesse procedere allo sblocco delle somme. Ad operazione conclusa Giannini ne informò il Segretario di Stato Valentini.”