San Marino. Boom dei prodotti cosmetici, grazie al “fare sistema” … di Daniele Bartolucci, Fixing

Con 800 notifiche di nuovi prodotti sul mercato UE solo nel 2022 e ben 37 aziende produttrici la Repubblica di San Marino conferma anche nei numeri il suo nuovo e virtuoso nominativo di “polo della cosmetica”.

Un ruolo riconosciutole in questi mesi anche da Il Sole 24 Ore e da Forbes, che hanno focalizzato la loro attenzione sul distretto industriale che si è creato attorno alla cosmetica e al mondo degli integratori, facendo emergere non solo un crescente know-how interno, ma anche e soprattutto un “ecosistema” capace di velocizzare e agevolare lo sviluppo di nuove imprese e di nuovi prodotti.

Un sistema in cui i protagonisti sono ovviamente gli imprenditori e le tecnologie su cui hanno investito, ma anche le istituzioni, che creano le migliori condizioni per questo sviluppo.

Da un lato c’è infatti l’Agenzia per lo Sviluppo Economico-Camera di Commercio che ha avviato proprio in questi mesi la profilazione delle imprese e dei cluster sammarinesi da cui hanno preso spunto anche gli articoli sulle testate giornalistiche economiche italiane, ma dall’altro c’è anche la struttura statale, ovvero il Dipartimento Prevenzione e il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’ISS, che assolvono al delicato ruolo di gestire autorizzazioni e controlli. “Delicato, ma al tempo stesso funzionale allo sviluppo di questi settori”, sottolinea il Direttore del Dipartimento Prevenzione, Dott. Angelo Barbato, “perché non vogliamo assolutamente essere un freno, ma al contrario, il nostro obiettivo è quello di essere un volano per le imprese. Ridurre la burocrazia e renderla friendly, come stiamo facendo, non significa infatti ridurre il livello dei controlli, che anzi ci sono e sono anche più efficaci che altrove essendo fatti prima della concessione delle autorizzazioni. Sono, come esplicita il nome stesso del nostro Dipartimento, basati sulla prevenzione”.

“Di fatto”, spiega il Responsabile del Laboratorio di Sanità Pubblica, Dott.ssa Raffaella Sapigni, “autorizziamo all’immissione al commercio solo prodotti cosmetici controllati e questo comporta un duplice vantaggio: il primo, per le imprese, è quello di poter operare in assoluta tranquillità sul mercato europeo, evitando il rischio di un procedimento penale, insito nell’autodichiarazione sul portale UE. Se è vero che in quel caso l’autorizzazione può arrivare in soli 30 minuti, è altrettanto vero che se dai controlli successivi emergessero delle irregolarità, l’azienda incorrerebbe, salvo che il fatto costituisca reato, in sanzioni amministrative pecuniarie. La nostra procedura, invece, esclude questo rischio e garantisce la certezza all’operatività e alla commercializzazione dei prodotti. Il secondo vantaggio è invece per tutto il sistema sammarinese, perché grazie a questa procedura si è dimostrato completamente affidabile nei confronti dei partner istituzionali stranieri. In primo luogo quelli italiani, come i vari Ministeri con cui quotidianamente ci interfacciamo e con cui si è instaurato un proficuo dialogo basato sulla reciproca fiducia”.

“UNA COLLABORAZIONE CHE DIVENTA UN’ALLEANZA”

A questo elemento, che già di per sé rende il sistema sammarinese molto interessante per le imprese, se ne aggiungono anche altri che avvicinano ancora di più il Dipartimento e il Laboratorio al concetto di volano per lo sviluppo e che vanno ben oltre la burocrazia dettata dalla Legge 27 gennaio 2011 n.16 sulla Produzione e commercializzazione di prodotti cosmetici: “Quella che abbiamo instaurato con le aziende produttrici, infatti, non si limita a una formale collaborazione”, spiega il Dott. Barbato, “ma assume le caratteristiche di una vera alleanza, con l’obiettivo comune di finalizzare la loro ricerca o la loro produzione con l’immissione regolare dei prodotti cosmetici sul mercato unico europeo o negli altri Paesi”.

“Per questo partiamo molto prima rispetto alla notifica”, spiega nel dettaglio la Dott.ssa Sapigni, “attivando percorsi di sostanziale formazione con le imprese stesse e dando piena disponibilità ad accompagnarle nelle procedure specifiche, al fine di autorizzarne i prodotti una volta eseguite le verifiche previste”.

Una collaborazione che, numeri alla mano, ha dato davvero buoni frutti: “Se guardiamo all’ultimo triennio, abbiamo gestito quasi 1.500 notifiche di prodotti cosmetici destinati al mercato europeo e 330 per il mercato extra-UE (a volte uno stesso prodotto può essere notificato dalla Ditta per entrambi i mercati) con una crescita esponenziale nel corso del 2022, pari in entrambi casi a un incremento che supera il 250%”.

Una dinamica che ripercorre la storia di questi ultimi anni in maniera abbastanza logica: nel 2020 (281 notifiche per il mercato europeo) durante il lockdown molte aziende hanno puntato molto sulla Ricerca e Sviluppo, investendo in tecnologie e risorse umane proprio per ampliare la propria gamma con nuovi prodotti, che sono arrivati poi nel 2021 (416) e ancora di più nel 2022 (800). Premesso che le aziende produttrici sono le aziende che fabbricano un prodotto cosmetico oppure lo fanno progettare o fabbricare e lo commercializzano apponendovi il proprio nome o marchio,  e “pur tenendo conto del fatto che la notifica sia necessaria per requisito di legge anche per modifiche minime ai prodotti cosmetici già notificati, in quanto si tratta comunque di nuovi prodotti che verranno immessi sul mercato”, spiega la Dott.ssa Sapigni, “il presidio di controllo, secondo il Protocollo di Cooperazione tra la Repubblica di San Marino, Segreteria di Stato alla Sanità e la Sicurezza Sociale e la Repubblica Italiana, Ministero della Salute, è sistematico per i prodotti destinati al mercato extra europeo, anche se già registrati sul Portale Europeo-CPNP, mentre per i prodotti destinati al solo mercato UE, registrati sul Portale Europeo-CPNP, il controllo è a campione. Riscontriamo comunque un trend positivo anche per gli altri Paesi fuori dalla zona euro, molto simile come evoluzione visto che sul triennio si è concretizzato un aumento complessivo del 256%. Si tratta di un mercato molto interessato a questi prodotti, come confermano i numeri anche dei Certificati di Libera Vendita (CLV), dove a farla da padroni nell’ultimo periodo sono stati gli Emirati Arabi e in generale l’area mediorientale (Iraq, Kuwait e Qatar), ma anche l’oriente (Vietnam e India in testa) e l’America latina (Colombia e Cile, soprattutto)”.

Mercati in cui la cosmetica è diventata negli ultimi anni un asset importante su cui investire a livello commerciale, data la crescente domanda.

Una richiesta che, ora più che mai, le imprese sammarinesi – grazie anche al sostegno delle strutture pubbliche – vogliono soddisfare.

SERVIZI E COLLABORAZIONI

Il Laboratorio di Sanità Pubblica comprende una Sezione Chimica e una Sezione Biologica ed eroga servizi analitici per diverse tipologie di committenti: organi istituzionali (es. Polizia Civile, Tribunale, ecc.) Unità Organizzative dell’ISS, privati e aziende. Il Laboratorio esegue le attività di prova ed esegue controlli di qualità interni e controlli di qualità inter-laboratorio organizzati da associazioni qualificate Internazionali e Italiane quali LGS Standards, UNICHIM, FAPAS, Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria-Marche / Lazio-Toscana / Abruzzo-Molise, per assicurare la qualità del dato rispettando i requisiti della UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018; soddisfa inoltre le esigenze dei committenti e delle autorità in ambito legislativo. Il software LIMS, in dotazione al Laboratorio, fornisce le migliori garanzie per la gestione informatizzata del processo gestione campioni, in conformità agli standard di qualità vigenti, di tutti i dati generati dal laboratorio e permette di automatizzare tutti i principali processi principali e di supporto quali accettazione dei campioni, inserimento ed elaborazione dei risultati, convalida, supervisione e trasmissione dei rapporti di prova ai committenti. Inoltre, il Laboratorio è impegnato in diverse attività che rafforzano il concetto di “collaborazione” con le Aziende, che vanno dall’identificazione delle prove da effettuare in funzione dell’obiettivo dei clienti all’effettuazione del campionamento anche presso la sede o la località indicata. Ma definisce e comunica anche le istruzioni di campionamento e le modalità di consegna al Laboratorio per garantire un campione rappresentativo e idoneo alle prove quando il campionamento viene effettuato dal cliente stesso. Allo stesso modo si impegna nell’informazione sui metodi e tecniche adottate per lo svolgimento delle prove, con particolare riguardo alla distinzione tra metodi interni o normati, accreditati o non accreditati. Per rendere ancora più forte questa collaborazione, il Laboratorio si impegna non solo nella spiegazione dei risultati ottenuti dalle prove effettuate sul campione, ma nell’organizzare anche visite guidate, ovviamente autorizzate dal Direttore di Dipartimento e ad affiancare i tirocinanti universitari nella preparazione di tesine per laurea triennale/magistrale in collaborazione con i tutor delle Università. Si ricorda che il Laboratorio di Sanità Pubblica è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18, e per eventuali esigenze di continuità di analisi/emergenze anche il sabato la domenica e le giornate festive infrasettimanali, ed è disponibile per informazioni, su prenotazione, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12. Per quanto riguarda l’accettazione dei campioni, l’apertura al pubblico nell’apposita area è fruibile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. Daniele Bartolucci, Fixing