San Marino. Bordelli di confine, risorsa economica. E il Titano?

  • Le proposte di Reggini Auto

  • bordelliUn bordello di confine, uno dei tanti che sorgono tra Austria, Svizzera e Germania: Paesi dove la prostituzione è legale, ergo sottoposta a controlli sanitari.

    Una garanzia per gli introiti fiscali delle amministrazioni pubbliche.
    Austria, Hohenthurn, paesino della Carinzia, quindici minuti di auto dal Tarvisio, Udine, Italia.
    Nel novembre 2013, in questo paesino austriaco (807 abitanti), è stato inaugurato un centro benessere erotico che garantisce oltre 200 posti di lavoro. In uno sperduto posto di frontiera.

    Il denaro entra con la carriola: i clienti (quasi tutti italiani a dire del Fatto quotidiano) delle 140 signorine che vendono prestazioni sessuali pagano 79 euro all’ingresso e hanno diritto a buffet, bevande analcoliche, due birre, un accappatoio, asciugamano e ciabattine da doccia. La differenza con una comune spa è la presenza di bellissime donne che, dietro pagamento, propongono le più bizzarre prestazioni sessuali.

    Le donnine sono libere professioniste, in regola e tassate.
    Il giorno dell’inaugurazio

    ne, il wellness erotico è stato assaltato da circa 3.000 per- sone (fonte Kleine Zeitung, un quotidiano di area mo- derata): non solo adulti, ma anche famiglie con bambini. In mezzo il sindaco democristiano del paese.

    Il 15 marzo, a riprova del fatto che l’impresa è rivolta agli abitanti del Belpaese, è stata istituita la notte italiana, una serata a base di libido e benessere.
    Il Triveneto non è il solo luogo in Italia ad avere le proprie trasgressioni, la Brianza, a meno di un’ora di auto, ha la Svizzera. Chiasso, Lugano e Bellinzona pullulano di bordelli.
    Un fenomeno di portata rilevante, in un mercato che non conosce crisi.

    In Svizzera la formula è questa: l’ingresso nei bar è di 15 euro, al bancone si contratta direttamente con le ragazze (100-140 euro), fatto il prezzo si va in camera. Camera che alle ragazze costa un centinaio di euro al giorno. Un’esperienza legale, tranquilla e pulita.

    Ma dalla parte opposta della barricata ci sono le prostitute che arrivano anche a raggranellare 10.000 euro al mese. Molte arrivano da paesi in via di sviluppo, qualcuna lo fa per qualche mese e poi torna in patria per finire gli studi o avviare un’attività meno impegnativa.

    Così, mentre in Repubblica, si parla di come rianimare l’economia, di sala da gioco e altri progetti strampalati, paesi più scaltri e meno bacchettoni del Titano, raccolgono badilate di quattrini attorno alle frontiere attraverso un’attività perfettamente in regola, accontentando tutti: clienti, prostitute e Borgomastri.

    La Tribuna

     

    Per maggiori info: http://www.leggo.it/NEWS/ESTERI/austria_inaugura_il_maxi_bordello_al_confine_con_l_39_italia._quot_140_squillo_dall_39_est_europa_quot/notizie/367887.shtml