Un episodio che ha scosso la comunità di Borgo Maggiore -come svelato dal Corriere Romagna- sta sollevando interrogativi sul rapporto tra caccia e tutela dell’ambiente. Il 5 gennaio scorso, un uomo è stato aggredito da un cane da caccia che, poco prima, aveva ucciso il suo gatto. L’animale appartiene a una guardia ecologica in servizio presso l’Ufficio gestione risorse ambientali e agricole (Ugraa), che, secondo la ricostruzione della famiglia coinvolta, avrebbe oltrepassato con i suoi cani il confine di una proprietà privata.
Dall’attacco all’ospedale
L’aggressione sarebbe avvenuta quando il proprietario del gatto ha tentato di difendere il suo animale domestico. Nel tentativo di fermare l’attacco, l’uomo è stato morso e ha riportato ferite tali da richiedere il ricovero all’Ospedale di Stato per complicazioni.
Una vicenda che fa discutere
L’episodio ha acceso un dibattito sulla compatibilità tra il ruolo di tutela ambientale ricoperto dalla guardia ecologica e la pratica venatoria. La famiglia della vittima denuncia il fatto che la questione fosse già nota “negli ambienti politici”, facendo riferimento alla candidatura dell’uomo coinvolto alle recenti elezioni.
Le domande aperte
La vicenda solleva dubbi sulla gestione della sicurezza: “È accettabile che un incaricato alla vigilanza ambientale non riesca a controllare i propri cani?” si chiede la famiglia. E ancora: “Può chi pratica la caccia garantire, al contempo, la protezione della fauna e dell’ecosistema?”.
La posizione dell’Ugraa
Giuliana Barulli, dirigente dell’Ugraa, ha chiarito che il fatto è avvenuto al di fuori dell’attività lavorativa della guardia ecologica e che l’ufficio non ha competenza diretta sulla vicenda. Tuttavia, ha assicurato che eventuali comportamenti rilevanti dal punto di vista disciplinare verranno esaminati con attenzione e potranno comportare provvedimenti ufficiali.
L’episodio ha acceso un acceso dibattito, alimentando riflessioni sulla necessità di regolamentare con maggiore rigore la gestione degli animali utilizzati per la caccia… E non solo.