San Marino. Boschi (Libera): “La vera sfida è tra continuità e cambiamento” (l’intervista di David Oddone)

Interessante intervista al Consigliere Luca Boschi di Libera, fra riformismo e progetti futuri.

 

Consigliere Boschi, qual è secondo lei il significato attuale del termine “riformismo”?

“Il concetto di riformismo è diventato, nel panorama politico attuale, un terreno incerto e sfuggente. Spesso si rischia di ridurlo a una mera accettazione dello status quo o addirittura a un sinonimo di moderazione o compromesso. Tuttavia, il riformismo autentico va oltre, mirando a promuovere un graduale cambiamento progressista e a fronteggiare le sfide emergenti con idee innovative e soluzioni concrete”.

 

C’è ancora spazio allora per un autentico riformismo nell’attuale panorama politico sammarinese?

“Assolutamente sì. Nonostante le sfide e le confusioni legate al concetto, credo fermamente che il riformismo autentico abbia un ruolo cruciale da svolgere nel promuovere il progresso sociale ed economico. È essenziale distinguere tra un riformismo conservatore, che mira a preservare lo status quo, e un riformismo progressista, che cerca di innovare e rispondere alle esigenze della società contemporanee. Anzi sono convinto che sia proprio questa la vera chiave di lettura dell’imminente appuntamento elettorale nel quale i cittadini potranno scegliere tra la ‘continuità’ proposta dalle Forze conservatrici, a difesa di rendite di posizioni che purtroppo rendono sempre meno, e il cambiamento responsabile e programmato che proponiamo noi. Il nostro Paese è palesemente ‘ingessato’ oramai da troppi anni. Serve un cambiamento di paradigma. E in politica i cambiamenti si fanno soprattutto con le riforme”.

 

Quali considera le principali sfide che il riformismo deve affrontare oggi?

“Le sfide sono molteplici e articolate. Dalla crisi climatica alle disuguaglianze economiche, il riformismo deve proporre soluzioni concrete e sostenibili per affrontare queste emergenze. È necessario superare i vecchi paradigmi e abbracciare un’agenda politica che sia all’altezza delle sfide del nostro tempo, promuovendo la giustizia sociale e la sostenibilità ambientale”.

 

Alcuni sostengono che il riformismo sia diventato un concetto obsoleto e inefficace. Come risponde a tali critiche?

“È comprensibile che ci siano dubbi sul ruolo e sull’efficacia del riformismo nell’attuale contesto politico. Tuttavia, credo che sia più importante guardare alle azioni concrete piuttosto che alle etichette. Un riformismo autentico non è vincolato a una denominazione, ma si misura dalla sua capacità di adattarsi e di proporre soluzioni innovative per il benessere della società”.

 

Parliamo delle possibili soluzioni. Ad esempio quelle riguardanti l’inclusione sociale e l’emergenza abitativa. Qual è la vostra valutazione della situazione attuale?

“Ribadisco un concetto che ho già ampiamente sottolineato. Noi le possibili soluzioni le abbiamo date. Eppure la mancanza di attenzione verso le proposte di Libera riguardanti in particolare l’inclusione sociale e l’emergenza abitativa è profondamente deludente. Libera, non da oggi, propone di collaborare e responsabilizzare gli istituti di credito e le associazioni per garantire soluzioni sostenibili e efficaci”.

 

Il primo maggio è da poco passato, i sindacati hanno rilanciato un’altra iniziativa di Libera, ovvero quella della settimana lavorativa breve. Quali vantaggi prevedete da un simile cambiamento?

“La settimana lavorativa breve potrebbe migliorare la produttività e il benessere dei lavoratori, promuovendo uno stile di vita più equilibrato. È importante tuttavia coinvolgere sindacati e le associazioni di categoria nella discussione per garantire un approccio inclusivo e sostenibile”.

 

Quale sarà il ruolo dell’Europa nelle future strategie di Libera?

“L’Europa rappresenta una sfida e un’opportunità per San Marino. Ormai non ci sono più scuse: è fondamentale informare obiettivamente la cittadinanza sull’Accordo di Associazione e lavorare per massimizzare i benefici derivanti da questa collaborazione. Libera si impegna a promuovere un dialogo aperto e costruttivo sull’integrazione europea, garantendo che il nostro Paese mantenga la sua identità e i suoi valori fondamentali”.

 

Quali sono le prospettive future del riformismo?

“Il futuro del riformismo dipenderà dalla sua capacità di evolversi e di rispondere a un mondo in continua trasformazione. È essenziale mantenere viva la discussione e l’innovazione all’interno del movimento riformista, al fine di affrontare con determinazione e saggezza le sfide che verranno”.

 

David Oddone

(La Serenissima)