ROBERTO GIORGETTI: La visita di Presidente Napolitano chiude il cerchio di un periodo di cui in pochi vogliono parlare, quasi ci fossero tante pagine strappate dal libro della nostra storia recente che va dall’inizio degli anni novanta alla fine degli anni duemila, e poi fino ad oggi.
Negli ultimi anni questa strana scomparsa del recente passato ha raggiunto aspetti paradossali. In passato vi era chi proponeva di affidare a Italiani le principali funzioni dirigenziali del nostro Paese. Insomma, modello Montecarlo: prendetevi pure la nostra Sovranità, ma fateci fare affari.
Chi si impegnava, non a parole, per conservare la nostra sovranità lavorando per un futuro virtuoso di San Marino, veniva deriso.
In passato a San Marino in molti davano ampio credito a Giulio Tremonti, figura ampiamente squalificata per vicende politiche e non, oppure a qualunque bloghista di qualche giornale italiano che bacchettasse il nostro Paese.
Chi eccepiva su questo credito, ritenuto dannoso per quanto di buono stava finalmente facendo il nostro Paese, veniva accusato di dilettantismo politico e poca trasparenza. Paradossalmente, proprio recentemente, un notissimo giornale Italiano ha fatto ammenda di certi comportamenti.
In passato, fra i maggiori critici degli sforzi di rimettere in carreggiata il Paese vi erano alcuni dei protagonisti della stagione dei raggiri e dei capisaldi truffaldini degli anni novanta e oltre.
Nell’ultimo Consiglio, parlando dei furbetti della monofase, incredibilmente vi è stato chi ha sostenuto che tutto sommato quella stagione è stata positiva per il nostro Paese, al di là di qualche centinaio di milioni di imposte non riscosse e del rischio della fine della nostra sovranità, esito scampato per un pelo.
In passato chi parlava di mafia a San Marino veniva tacciato di terrorismo, con il silenzio complice di molti, fra cui alcuni di coloro che oggi danno lezioni di cultura antimafia al Paese. In passato in molti magnificavano la San Marino “Piazza Finanziaria” delle banche e finanziarie date agli amici degli amici, senza regole e controlli, liquidando come retrogrado e contro lo sviluppo dell’economia del Paese chi eccepiva che saremo andati incontro a un disastro con queste premesse.
Ancora oggi molti dei protagonisti, politici e non, della “Piazza Finanziaria” che ha quasi affossato il Paese e per la quale abbiamo pagato e continuiamo a pagare altissimi costi, non mancano di impartire lezioni sull’economia, sulla trasparenza e sulla legalità.
In passato la corruzione, il connubio fra affari e politica che anche recentemente è salita al disonore della cronaca, sembrava non esistere per la maggior parte della politica e per le nostre Istituzioni.
Chi denunciava determinate vicende, anche in maniera circostanziata, rimaneva confinato in un limbo minoritario, ignorato dalla gran parte della politica e dalla stessa popolazione sammarinese.
La visita del Presidente della Repubblica Italiana, l’uscita dalla blacklist, la firma dell’Accordo di Cooperazione, e altre cose ancora, segnano una svolta. Un momento di grande soddisfazione. Una svolta non piovuta per caso dal cielo ma frutto di un duro lavoro, svolto spesso in condizioni difficilissime, con ostilità interne ed esterne al nostro Paese. Ripartire, rilanciare l’economia, l’occupazione, le opportunità per il futuro è sicuramente la priorità, anzi l’urgenza. Un filosofo spagnolo disse: “Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo”.
Nel nostro micro Stato aprire una riflessione sul nostro recente passato, per non cadere negli stessi errori, dovrebbe essere anch’esso importante. Non si sa mai.
Roberto Giorgetti, Alleanzapopolare.net
———
AGOSTINO CORBELLI: ieri sul sito di Ap ho letto un bel articolo di Roberto Giorgetti (del quale nutro grande stima) sulla poca memoria che i Sammarinesi stanno dimostrando di avere.
Scrive Giorgetti che la visita di Napolitano e l’uscita dalla Black List sono frutto di un lavoro costante e fatto silenziosamente con coraggio.
Ecco su questo capitolo avrei delle eccezioni da fare…siamo sicuri che il lavoro svolto dal governo abbia riportato giustizia nel paese?
Aldilà di Fincapital e qualche altro delinquente chi stà pagando il prezzo più alto?
Certamente non la PA dove tutti gli sprechi ed i privilegi sono gli stessi dello stato canaglia (ora è vero che non lo siamo più) le indennità, i super stipendi,la burocrazia che frena ogni iniziativa,la scarsa produttività sono sempre lì, sono le stesse dell’economia farlocca!!
Allora guardiamo bene chi stà pagando la crisi, 41 famiglie Sammarinesi ufficiali che sono seguite dalla Caritas (dicono che alla Caritas di Rimini sono altrettante) 1600 disoccupati (x la maggior parte giovani anche laureati e diplomati) un comparto commerciale che non ha più nessuna competitività con l’esterno (solo nel centro storico oltre 40negozii chiusi da anni) crollo totale delle presenze turistiche, artigianato che sta boccheggiando (idraulici,murato
Questi che ho elencato non erano certamente la causa dell’economia farlocca e sono quelli che stanno pagando il prezzo più alto alla visita di Napolitano, è di poco tempo fà la notizia che 160milioni della monofase siano irrecuperabili e altrettanti sono fortemente a rischio, le famiglie Sammarinesi hanno dovuto subire l’onta di una patrimoniale, tagli sanitari,riforma tributaria dettata da fuori( dichiarazione di Felici).
Anche questa è memoria caro Giorgetti, la memoria di quelle persone che con questo governo si sono trovate bruciati anni di sacrifici, io vi sono riconoscente per l’uscita dalla black list ma non per la giustizia sociale che avete messo in campo ma cominciate con il colpire i veri sprechi (super stipendi,super pensioni) cominciate a premiare chi produce, adottate anche nella Pa il licenziamento x scarso rendimento e la mobilità, se poi riuscite anche a colpire qualche furetto monofase (molti sono ancora in circolazione) allora vera giustizia sarà fatta….altrimenti nella memoria rimarranno solo tasse,miseria e disoccupazione.
Buon giorno Augusto Corbelli