In Italia spesso i festeggiamenti legati al sopraggiungere dell’anno nuovo coincidono tristemente con incidenti che coinvolgono coloro che si riversano nelle strade e nelle piazze in occasione della serata di capodanno.
A San Marino fortunatamente il trend degli ultimi anni sembra affermare il contrario, nella speranza quest’anno di continuare su questa positiva strada. Al fine di arginare questo negativo fenomeno diverse sono le contro- misure che le varie amministrazioni comunali delle province italiane limitrofe al Titano adottano; una su tutte la limitazione temporanea di scoppio di petardi e fuochi d’artificio di vario genere.
Come di consueto la città più celere e sensibile sotto questo profilo appare Bologna, il cui sindaco Virginio Merola ha firmato un’ordinanza che dispone il divieto di scoppi di petardi, fuochi d’artificio nei luoghi pubblici dalla vigilia di Natale fino al 7 gennaio 2015, oltre che disporre il divieto, limitatamente alla notte di Capodanno della vendita per asporto di qualsiasi tipo di bevanda in contenitori di vetro ed in lattine.
Se in Italia quella dei botti rimane un problema concreto e tangibile qui a San Marino questo fenomeno negli ultimi anni non ha destato particolari grattacapi. Non sono previste particolari istruzioni da parte delle forze dell’ordine, e sulla vendita sono stati fatti e verranno eseguiti nei prossimi giorni ulteriori controlli, i quali al momento non hanno evidenziato particolari anomalie.
La legge in merito è molto precisa: gli acquirenti devono essere necessariamente maggiorenni, e sono autorizzati a vendere fuochi e botti esclusivamente di provenienza Cee e di seconda categoria solamente le armerie sammarinesi. Gli altri esercizi, tra i quali i centri commerciali, possono mettere in vendita solamente i fuochi più semplici quali le ‘girandole’ o le ‘scintille’.
Negli ultimi anni le segnalazioni di problematiche connesse al capodanno riguardano principalmente l’infrazione di leggi ordinarie quali il disturbo della quiete pubblica, con gli animali in primo piano come soggetti colpiti dai rumori dei festeggiamenti. Quest’anno sarà la terza volta che la normativa verrà applicata qui in Repubblica, e ci si augura che nessun incidente o episodio di rilievo occorra durante i festeggiamenti che annunciano l’arrivo del 2015. La Tribuna