Riceviamo e pubblichiamo
Douglas Hofstadter, figlio del Nobel Robert e Premio Pulitzer per la Saggistica nel 1980 con “Gödel, Escher, Bach: un’eterna ghirlanda brillante”, sostiene che “l’irrazionalità è la radice quadrata di ogni male”. Impossibile dargli torto, specie oggi quando, nella -chiamiamola- “Era Covid”, la comunità sammarinese, in attesa della tanto conclamata “immunità di gregge”, ha raggiunto la meno positiva “irrazionalità di gregge”, generata e alimentata da una sorta di “rivalsa da frustrazione” figlia di un anno di limitazioni talvolta assurde e immotivate della libertà personale.
L’irrazionalità, come noto, genera paradossi. Immancabili, ovviamente, anche in questo caso: un drappello di consiglieri e un ministro, lo scorso primo aprile, a margine della cerimonia di insediamento dei nuovi Capitani Reggenti, si è ritrovato per un brindisi in un locale di Via Giacomini. Pizzicati dalla Gendarmeria verosimilmente allertata da una o più delazioni, si sono guadagnati la gogna mediatica. Il caso è diventato politico e in questa deriva irrazionale l’apice lo ha toccato Libera, forza oggi di minoranza, che su quel caso è arrivata a chiedere elezioni anticipate!
Sì, avete capito bene, elezioni anticipate perchè -spiegano loro stessi- governo e maggioranza “hanno mancato di rispetto alla cittadinanza”.
Se questa riflessione fosse destinata ad un social non esisterebbe commento più eloquente e sintetico del celebre “LOL”, misto di risata, critica e sfottò, reazione più consona di ogni diversa replica a stupidaggini simili.
Facebook, in questi giorni, è il campo di battaglia di un esercito di “lobotomizzati” -metaforicamente, s’intende- armati di tastiera, indirizzati da “generali” che si credono moderni Napoleone e inconsci di guidare queste truppe verso la loro Waterloo. Sì, perchè l’“irrazionalità di gregge” non può perdurare. E’ uno stato passeggero che svanirà progressivamente al ritorno della normalità trascinando con sé capitani e generali…
Intendiamoci, nessuno giustifica e deve giustificare la stupidaggine compiuta dai protagonisti di Via Giacomini: hanno commesso un grave errore e dimostrato uno scarso rispetto delle istituzioni che dovrebbero rappresentare. Ma da qui a trasformare una violazione di una disposizione in un caso politico di Stato arrivando addirittura a indicarlo come motivazione del ricorso ad elezioni anticipate o dimissioni ce ne passa.
“Ma hanno imposto all’intera cittadinanza restrizioni che loro non hanno rispettato…”, sostiene la “brigata” nazional-popolare armata di tastiera. Vero, esattamente come chi, pur essendo ministro o consigliere, ha imposto a tutti il limite di velocità di 50Km/h e poi ha sfrecciato, in quel punto, ai 102Km/h.
“Ma è diverso. Le norme anticovid sono finalizzate a evitare morti fra la popolazione!”, è la solita replica al parallelismo. Esatto, come i limiti di velocità…
Seguireste qualcuno che alla notizia di un’auto con un ministro e qualche consigliere, pescata a violare il limite di velocità, motivasse con ciò la richiesta ad elezioni anticipate? No, lo deridereste… Ma perchè, allora, oggi in tanti lo seguono? Semplice, perchè -e ritorniamo al saggio Hofstadter- “l’irrazionalità è la radice quadrata di ogni male” e non esiste male peggiore, situazione più pericolosa per la democrazia e il diritto di una popolazione “lobotomizzata” dalla paura, dalla rabbia o dalla frustrazione.
L’unico lato positivo che traggo dalla grande partecipazione dei sammarinesi al dibattito -chiamiamolo- “politico” di questi giorni è la grande partecipazione stessa. Una partecipazione che se ben indirizzata, se catalizzata su problematiche reali e serie, ha la potenza di una bomba atomica.
Già, ma come indirizzarla?, vi chiederete… In qualunque altro modo, verrebbe da rispondere.
Ma facciamoci una domanda: il problema reale che pesa sulla vita di tutti, oggi, è la violazione di un norma anticovid fatta da una estrema minoranza, la violazione del limite di velocità fatta da un’auto o la ormai insostenibile limitazione della libertà personale, il divieto ad ogni forma di interazione sociale? Senza dubbio, per tutti, la seconda.
Seppure non sia il primo, è stato pubblicato l’altro ieri uno studio autorevole condotto dall’Health Protection Surveillance Centre irlandese che sancisce, senza ombra di dubbio, che all’aperto, in normali attività come un drink al tavolo, una cena, un pranzo, una partitella a pallone, non ci si contagia! Anche se non si indossa la mascherina i contagi registrati in quella situazione sono uno su mille, praticamente nulla. Eppure, fino ad ora vi hanno costretti a restare chiusi in casa…
Questa grande partecipazione, alla luce della nuova conclusione scientifica, alzi la voce e i “generali” utilizzino la loro posizione per avviare una campagna popolare sensata: basta con le limitazioni inutili, chi governa prenda atto della realtà e restituisca -in sicurezza, secondo le conclusioni della scienza e della ricerca- a tutti i cittadini la propria vita e, ai bambini e ai ragazzini, la spensieratezza della partitella a calcio al parco, la brezza dell’altalena; e ai grandi il sollievo dello Spritz in compagnia, della grigliata e del pic-nic… Perchè il perdurare di un regime di “arresti domiciliari” ingiustificati sarebbe motivo non solo per la richiesta di dimissioni di un intero esecutivo, ma anche per l’apertura di una indagine mirata a individuare responsabilità penali -nel caso palesi- nella attuale classe dirigente del Paese.
Enrico Lazzari