San Marino. Bruno Macina per stasera ha organizzato una manifestazione popolare con partenza alle 20,30 dalla Porta del Paese e arrivo a Palazzo Pubblico

Sopravvivere è l’imperativo assoluto di questa maggioranza che sebbene profondamente spaccata al suo interno, consapevole del fatto che non ci sarà una seconda chance, punterà a restare in sella il più a lungo possibile. Ne è convinto il sammarinese Bruno Macina che per stasera ha organizzato una manifestazione popolare con partenza alle 20,30 alla porta del Paese e arrivo a Palazzo Pubblico dove è prevista una seduta anche notturna del Consiglio Grande e Generale. Ne abbiamo parlato direttamente con lui.

Qual è l’obiettivo della manifestazione?
“L’obiettivo è lo stesso che si persegue ormai da molto tempo: la caduta di questo governo che in due anni ha arrecato danni enormi al Paese e ai suoi cittadini con il rischio che ne vengano creati ogni giorno di nuovi. C’è da parte mia la voglia di combattere contro questo stato di cose: va da sé che parliamo di una manifestazione pacifica per risvegliare le persone che dovranno capire una volta e per tutte che urlare al bar serve a poco e che se vogliono davvero risolvere qualcosa devono venire sul Pianello a manifestare contro il governo senza colori politici ma soltanto con la nostra bandiera”.

Perché è così determinato nel volere che questo governo cada?
“Glielo dico molto chiaramente, noi sammarinesi abbiamo due strade soltanto, la prima è non far nulla e vivere altri tre anni come i due che abbiamo già vissuto, consapevoli che la San Marino che conoscevamo alla fine del mandato di questo governo non esisterà più. La seconda strada che chiaramente non è un’autostrada implica la presa di coscienza che sta a noi cittadini fare in modo che chi sta portando il Paese verso il baratro non continui a guidarlo. Ora è ormai chiaro a tutti che nessuna forza della maggioranza può realmente fare qualcosa per il Paese. In molti avevano creduto in Civico 10, si pensava che potesse dare ossigeno al Paese invece non ha mai avuto la forza di ribellarsi ad Ap dimostrando come l’unico obiettivo trasversale a tutte le forze sia quello di prendere il mastice e incollarsi alla poltrona”.

In che cosa consisterà la manifestazione?
“Lunedì sera i nostri politici saranno adunati per il Consiglio, io chiederò di poter incontrare il governo, l’opposizione e anche la Reggenza. E’ giunto il tempo che qualcuno faccia presente il fatto che è stato superato un limite, che non è con la paura e con il ricatto che si governa un Paese. Farò presente a chi ci governa che la stagione in cui venivano adottati certi metodi è passata da un pezzo”.

Si aspetta molta gente in piazza?
“Non so in quanti accoglieranno il mio invito e si uniranno a me. Non soffro di solitudine e soprattutto sono uno che non molla. Vorrei che anche i miei concittadini ritrovassero la forza di lottare e far valere le proprie idee. E’ incredibile come ci vorrebbero muti nonostante siamo stati vittime in questi anni di innumerevoli soprusi. Mi riferisco in primis al caso Asset banca e poi inevitabilmente il pensiero va ai correntisti di banca Cis con i conti bloccati da ormai due mesi. Chi è al governo evidentemente pensa di poter fare qualsiasi cosa a questo punto. Accadono cose inimmaginabili e la piazza al posto di riempirsi è sempre più vuota. Se i sammarinesi hanno perduto la forza io voglio dir loro di essere pronto a combattere, siamo cittadini liberi e non dobbiamo arrenderci o rinunciare ai nostri diritti”.

Dunque qualunque sia il risultato lei andrà avanti?
“Su questo non ci piove. Io rimango coerente con quanto ho sempre sostenuto, non mi faccio spaventare dalle minacce. So bene che questo governo non ha simpatia per i manifestanti, chissà perché poi ci ritroviamo invece un nostro segretario che al posto di risolvere i problemi che assillano il nostro Paese va a manifestare contro il ministro di un altro Paese con il quale si avrebbe anche la pretesa di vantare buoni rapporti. Fossimo stati in uno stato normale Zanotti sarebbe stato richiamato dal suo partito e messo immediatamente alla porta. Con tutti i problemi che abbiamo del resto la nostra politica pensa unicamente ad attaccare la giustizia e concentra la sua azione sul Tribunale”.

Non è mai facile richiamare gente sul Pianello
“Infatti non c’è un’autostrada che ci condurrà facilmente alla meta, la strada è tanto ardua quanto è profonda in questa maggioranza la consapevolezza che non potrà mai avere un’altra chance nel momento in cui dovessero esserci le elezioni. La gente prima di votare ancora Civico10 ci penserà non 10 ma 1000 volte. Non sarà facile ma sono certo che per una volta i miei concittadini sapranno anteporre il futuro dei propri figli alla partita della Juve. Almeno questo è ciò che mi auguro”.

Repubblica Sm