Mercoledì scorso gli ex correntisti di Asset Banca si sono dati appuntamento al ristorante l’Isolina per condividere la cena e le informazioni sui propri risparmi che pare proprio resteranno bloccati per almeno altri tre anni in Cassa di Risparmio. I Garanti che sono stati chiamati a esprimersi sul decreto che lo ha stabilito hanno sentenziato che non era illegittimo. Si sono così ridotte le speranze per gli ex correntisti di Asset Banca con depositi superiori ai cinquantamila euro di riavere indietro le somme eccedenti a quella cifra. Frattanto la determinazione ad andare avanti per rivendicare i propri diritti è rimasta però identica e in tanti hanno condiviso l’opporunità di rivolgersi all’avvocato Stefano Pagliai (nella foto con Macina, ndr) – che ha già assistito diversi correntisti per la rivendicazione delle loro ragioni – per valutare la possibilità di proporre ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Anche per il loro rappresentante, Bruno Macina, è fondamentale continuare a combattere per non perdere per strada la giustizia e i diritti.
“Ma il momento appare più che mai difficile, come è difficile capire quale sarà realmente la sorte dei risparmi degli ex correntisti di Asset Banca”. Così ha detto Bruno Macina dopo aver seguito con attenzione l’intervento del Segretario Celli sul report del FMI. “Le persone mi chiedono aiuto e vogliono capire cosa sta succedendo ma sono io il primo a non capire nulla. Tra governo e Banca Centrale non si capisce chi ha lavorato peggio eppure nonostante il report del Fmi, le sentenze del Tribunale, gli articoli della stampa estera, il Segretario alle finanze continua a promuoversi a primo della classe come soffrisse di un grosso complesso di superiorità. Il problema è che così non andiamo da nessuna parte: spendiamo soldi perché dei tecnici internazionali vengano a dirci come dobbiamo risolvere le nostre beghe e poi noi facciamo tutto il contrario. Perché allora non cominciamo a risparmiare i soldi dei cittadini? In ogni caso io non voglio parlare agli enigmatici inquilini del Palazzo ma alla gente. E alla gente interessa capire quando riavrà i suoi soldi. Cosa che a mio avviso non avverrà nemmeno fra tre anni”.
In che senso?
“Il Fmi è venuto a dirci che se vogliamo uscire dalla crisi dobbiamo riprivatizzare Cassa di Risparmio e lo ha detto non più tardi di mercoledì anche Biagio Bossone di Abs. Il governo da parte sua ha fatto sapere che se anche Cassa dovesse essere riprivatizzata, ciò non avverrà tanto presto. E tuttavia quella pare una strada obbligata e i correntisti mi chiedono cosa succederà alle garanzie che hanno avuto da Cassa di Risparmio al posto dei loro soldi. A quel punto potrebbero rimanere con carte in mano che non avrebbero più alcun valore? A queste domande ovviamente nessuno risponde. Io dico che qui si naviga proprio a vista”.
Eppure una direzione questo governo sembrerebbe averla. Si sta tirando dritto su tutto e il Segretario ha detto di aver colto tra le pagine del report del Fmi un invito ad andare avanti sulla strada già imboccata con ancor maggior determinatezza.
“Certo, loro vanno avanti a trascinare il Paese indietro, di governi ne ho visti tanti, posso dire che questo è sicuramente il peggiore. Basti guardare a quel che hanno fatto con Asset Banca. Ieri hanno tolto le insegne a Dogana eseguendo la condanna prima della sentenza. Praticamente la fine autentica della democrazia”.
Olga Mattioli (Repubblica Sm)