È davvero assai strano che i tanti giornali, soprattutto quelli italiani, che nelle settimane scorse avevano preso apertamente le difese del commissario della legge Alberto Buriani contro la presunta mannaia del governo, improvvisamente non abbiano più niente da dire. Non solo, ma lui stesso sembra completamente sparito dalla faccia della terra, dopo che non più di due mesi fa, a seguito della riorganizzazione degli incarichi conseguente alla cacciata di Guzzetta, dichiarava alla televisione di Stato e su repubblica.it del 3 agosto: “Non mi do per vinto. La nostra determinazione ci servirà a resistere e a garantire la speranza di una giustizia che altrimenti verrebbe a meno definitivamente”.
Infatti, insieme ad altri colleghi, in tutto 9 giudici, scrive ai giornali, rilascia interviste, per sottolineare “l’emergenza democratica a San Marino”. Ecco alcuni titoli e alcune frasi scritte sui giornali agli inizi di agosto:
(…) Da mesi i magistrati della piccola Repubblica ai piedi del monte Titano denunciano gli effetti nefasti di un “golpe” travestito da riforma del sistema giudiziario (…)
“Basta colpi di mano sulla magistratura”
RF: “Mani sul tribunale, useremo ogni mezzo per fermare questa deriva”
Convocato il Plenario per completare il repulisti
Scandaloso attacco frontale al “Conto Mazzini”
Già, c’è sempre di mezzo il famoso “processo Mazzini”, ridotto alla classica foglia di fico per mascherare questioni ben più gravi. Che però ancora non si conoscevano nella loro portata. Infatti, proprio per colpire Valeria Pierfelici, ripristinata nel suo ruolo di dirigente, anche se si è dimessa subito dopo, una testata riminese, agli inizi di agosto, riportava il verbale della Commissione di Giustizia del 2017 in cui ella stessa aveva ammesso di essersi confrontata con gli inquirenti del processo Mazzini, tra cui Buriani. Violazione del segreto istruttorio. Tuttavia, forse, l’articolista non si era accorto che così scrivendo, aveva confutato anche l’autorevolezza e l’imparzialità di Buriani.
Ma il bello doveva ancora venire, perché qualche giorno dopo Buriani diventa oggetto di un esposto da parte della presidente di Banca Centrale Catia Tomasetti. La commissione affari di giustizia non può fare altro che avviare un’azione di sindacato. I fatti ce li racconta giornalesm.com l’11 agosto.
(…) Nell’esposto pare si parli inoltre – e anche questa è una cosa molto grave – di improprie richieste di incontro che Buriani fece alla presidente BCSM Tomasetti proprio negli stessi giorni in cui Banca Centrale incontrava STRATOS per decidere sul potenziale acquisto di BANCA CIS, cosa che poi non si è concretizzata perché ritenuti dalla stessa BCSM inaffidabili. (…)
Tutto ciò non viene preso bene dai sostenitori di Buriani & Co. Che descrivono “il nostro” come una sorta di eroe. E infatti titolano: “Vogliono cacciare il giudice che ha indagato sul Conto Mazzini”.
È una battaglia a colpi di titoli ad effetto, che dura giorni, settimane, finché arriva la relazione della Commissione di inchiesta, che da pagina 211 racconta chi era veramente e cosa faceva il commissario della legge Alberto Buriani: vero e proprio aggregato del “gruppo Grandoni”, legato ai suoi vertici da rapporti di amicizia, contiguità, se non vera e propria sudditanza. Scioccante la frase pronunciata dall’ex direttore di banca CIS Daniele Guidi: “In tribunale comando io”. E poi rincalza asserendo che lui può “dimostrare l’indimostrabile”. Alla faccia della deriva del sistema giudiziario!
Una situazione che solo ora ci fa capire perché certi fascicoli venivano archiviati, come quello a carico di Simone Celli per il voto di scambio (affare Carrirolo) e altri invece venivano aperti sulla scorta di lettere anonime e strombazzati sulla stampa compiacente.
Una carriera dalle stelle alle stalle per questo giudice che ha contribuito a scrivere una delle pagine più buie dalla storia sammarinese, che ha distrutto la vita di tante persone, che ha denigrato le istituzioni e la tradizione democratica della Repubblica sui giornali italiani e che in questo momento attende la pronuncia del Collegio Garante sull’azione di sindacato presentata dalla Commissione Giustizia. Di certo, anche per lui è cambiato il clima, come è cambiato per tanti sammarinesi.
a/f