San Marino. Buriani e Celli di nuovo davanti ai giudici: oggi l’appello con il giudice Renato Bricchetti

Prof. Renato Bricchetti, giudice di appello penale

Oggi è un giorno importante per la giustizia sammarinese.

Si apre infatti il processo di appello che vede coinvolti Alberto Buriani, ex Commissario della Legge, e Simone Celli, ex Segretario di Stato alle Finanze. Il prof. Renato Bricchetti, Giudice di appello, sarà chiamato a valutare se le condanne inflitte in primo grado debbano essere confermate, ridotte o annullate.

Prof. Renato Bricchetti, giudice di appello penale
Prof. Renato Bricchetti, Giudice di appello penale

La sentenza di primo grado, emessa nel giugno 2024, Buriani era stato condannato a 4 anni di reclusione e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici, riconosciuto colpevole di tentata concussione e abuso di autorità. Celli, invece, aveva ricevuto una condanna più lieve: un anno di prigionia con pena sospesa e due anni di interdizione sospesa, anche lui per tentata concussione.

Secondo i giudici, Buriani avrebbe utilizzato il suo ruolo di magistrato per fare pressioni indebite su funzionari della Banca Centrale di San Marino, cercando di orientare decisioni interne all’istituto. Un comportamento definito grave, al punto da essere qualificato come abuso della sua funzione. In tutto questo, Celli – che all’epoca era Segretario alle Finanze – avrebbe agito in parallelo, affiancando le pressioni con l’autorità politica. Entrambi, secondo la sentenza, avrebbero cercato di far compiere atti contrari al dovere d’ufficio a chi lavorava in Banca Centrale.

Oltre alla condanna penale, Buriani è stato anche condannato a risarcire 118.386,50 euro alla Banca Centrale e 10.000 euro ciascuno alle altre parti civili più altri risarcimenti verranno stabiliti in sede civile.

Questo processo non riguarda solo due persone, ma tocca il cuore del rapporto tra magistratura, politica e istituzioni bancarie. È un caso che parla di potere, di pressione, di fiducia pubblica.