Ho sempre apprezzato e letto il sito Rimini 2.0 a guida del ciellino – non è un’offesa, tutt’altro – Claudio Monti, ex La Voce di Celli cioè lo stesso giornale in cui Marino Grandoni aveva delle quote.
Ho sempre letto con piacere gli editoriali del mio amico leghista, ora consigliere regionale, Matteo Montevecchi e gli approfondimenti di Claudio Monti, che non ho il piacere di conoscere, e di tutta la redazione di Rimini 2.0.
E’ sicuramente un valore aggiunto, almeno per me lo è, nel proscenio editoriale di Rimini e della sua provincia a differenza di altri siti che farebbero bene a chiudere tanto sono superficiali e inappropriati perchè legati a doppio filo con imprenditori falliti e vicino ai poteri forti, alcuni peraltro decaduti e smaniosi di rivincita.
Ho anche letto i verbali, pubblicati con coraggio perchè secretati e oggetto di esposti e forse allora di apertura di procedimenti penali, pubblicati nelle due ”puntate” su Rimini 2.0.
E’ ovvio che io conosca nei minimi particolari la vicenda, essendo il titolare del sito piu’ letto e seguito nella Repubblica di San Marino, e di come tutto sia nato perchè l’allora magistrato dirigente Valeria Pierfelici fece accuse gravissime su diversi giudici sammarinesi e come questi, in risposta a queste terribili accuse, la destituirono. Di li a poco nominarono dapprima il giudice Lanfranco Ferroni eppoi, alla morte di quest’ultimo, Giovanni Guzzetta – componente del Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme – come dirigente laico, non magistrato, del Tribunale. Questa è la verità, alla fine di tanti discorsi, ed il motivo di tutto questo caos in Tribunale.
Sarebbe interessante sapere, conoscere e pubblicare quali accuse allora mosse Valeria Pierfelici nei confronti di alcuni giudici, magari potremmo capire perchè si è scatenato così tanto astio nei confronti dell’ex magistrato dirigente.
Tutti, oramai, sappiamo dei rapporti stretti che un giudice in particolare, Alberto Buriani, avesse o ha (?) sia con l’imprenditore Marino Grandoni – quello del buco dei 500 milioni di euro – che con tutto l’entourage della defunta Banca Cis, cioè Guidi, Lazzari ecc.ecc..
Tutti sappiamo di come il sistema di potere che si era venuto a creare post elezioni del 2016, quando vinse la coalizione di centro sinistra-sinistra Adesso.sm vicinissima – come abbiamo visto dagli atti – a Marino Grandoni (senti la telefonata con Nicola), fu letteralmente scardinato dalla pubblicazione, da parte di Giornalesm, degli atti, anche quelli secretati e per questo sono stato oggetto di denunce e apertura di procedimenti poi archiviati, del procedimento Conto Titoli – Ordinanza Morsiani, giudice quest’ultimo a cui va la nostra totale stima. Pubblicazione che portò alla caduta del governo di centro sinistra-sinistra nel 2019 e alle elezioni di dicembre nelle quali vinse la coalizione Dc-Rete-Motus e NpR.
Eppure nonostante questa conoscenza molto approfondita dei fatti c’è sempre qualcosa che mi sorprende, e di questo devo ringraziare il direttore Monti. Nel secondo articolo della pubblicazione dei verbali leggo:
”E’ quindi anche Gilberto Felici a confermare di essere stato pure da Alberto Buriani per parlare del processo Conto Mazzini, mentre si stava svolgendo il processo. La cosa può sembrare normale ma non lo è. Il giudice di primo grado durante il processo va a parlare con magistrato dirigente e giudice inquirente e il dirigente visiona atti in cui non aveva alcun ruolo: né inquirente né decidente. Leggi e codici non lo prevedono e non lo consentono.”
Questa è una cosa che potrebbe incidere veramente tanto nella gestione del processo Conto Mazzini, almeno a Strasburgo o in altre sedi internazionali sennò già dal secondo grado.
Quindi il giudice di primo grado parlava fitto con il capo degli inquirenti, l’amico di Grandoni cioè il giudice Alberto Buriani. In verità anche io, frequentando il tribunale, ho notato che lo stesso Gilberto Felici, nel periodo del processo di primo grado del Conto Mazzini, andava a bussare frequentemente alla porta di Alberto Buriani e sollecitava lo stesso ad andare nel suo ufficio. Oggi abbiamo la riprova che lo faceva per avere lumi sul procedimento cd. Conto Mazzini o forse gestire con lo stesso alcune scelte processuali del processo piu’ importante di San Marino degli ultimi decenni.
L’indipendenza e la serenità di giudizio del giudice di primo grado potrebbe essere stata scalfita proprio da questa ”collaborazione” nella gestione del primo grado? Non sono dubbi da poco e che potrebbero invalidare addirittura tutto il procedimento Conto Mazzini. Ci potrebbe essere stata una regia atta a far andare il Mazzini verso un certo epilogo vista la vicinanza tra i due? Se fosse così, questo fa schifo.
Quella pubblicata da Monti è una vera bomba che potrebbe avere effetti deflagranti enormi, ma si sa ”I giornalisti sono solo dei “cretini che suonano il disco da una parte o dall’altra”: Pierfelici Dixit. Opinione su cui trova pieno consenso. I cronisti, al solito, danno fastidio a tutti. Tengono orecchie aperte, più spesso di quanto si creda pure schiene dritte, e scrivono le cose di cui vengono a conoscenza. A molti dei protagonisti del Consiglio la cosa non piace per nulla.”
Ringrazio Monti per aver avuto il coraggio di pubblicare queste cose, fregarsene di eventuali procedimenti, e di aver ristabilito la verità dei fatti: durante il primo grado del processo Conto Mazzini Felici e Buriani collaboravano assieme.
Marco Severini