San Marino. Burioni va radiato dall’albo dei medici? – “Qui gatto… ci cova” la rubrica di David Oddone

In queste ore in parecchi se lo stanno domandando: Burioni va radiato dall’albo dei medici? Non ho né la voglia, né la presunzione di rispondere a tale quesito, anche perché non ho il potere di deciderlo, non essendo un medico e non facendo parte dell’organismo che può assumere tale extrema ratio.

Quel che è certo è che il Codacons ha annunciato di avere in preparazione un esposto all’Ordine dei medici contro lo scienziato proprio per chiederne la testa.

Il motivo? In un tweet aveva scritto papale papale: “Propongo una colletta per pagare ai no-vax gli abbonamenti a Netflix per quando, dal 5 agosto, saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci” (il riferimento è chiaramente al Green Pass).

Capendo forse di averla detta grossa, il medico successivamente ha chiesto scusa: “Certamente quel tweet non lo riscriverei, perché qualcuno si è sentito offeso”. E ancora: “Il mio era un tweet ironico, ma io ho dimenticato che Twitter non è il luogo dell’ironia (e dell’autoironia). Colpa mia comunque”, ha spiegato al Corriere della Sera. Salvo poi aggiungere: “Però che uno finisca ricoperto di insulti perché dice che bisogna vaccinarsi è roba da non credere nel 2021, dopo quello che abbiamo passato”.

Premettendo che non posso certo essere tacciato di avere in antipatia il “Burioni nazionale”, ci sono un paio di concetti che mi stanno a cuore e che vorrei esporre.

Il punto, caro il nostro scienziato, non è certo quello di dire che ci si deve vaccinare: non ci sarebbe proprio nulla di male visto che è il pensiero comune e assolutamente preponderante nella comunità scientifica.

Il problema semmai è tutto quanto il resto, a cominciare dalla mancanza di continenza nell’esposizione del proprio pensiero.

Viene tacciato di essere un “sorcio” chi non si vaccina, senza fare alcun tipo di distinzione.

Si parla di arresti domiciliari, scherzando su una privazione della libertà personale propria peraltro di chi delinque.

Viene inoltre citata una multinazionale dell’intrattenimento che, a seconda dei punti di vista, viene pubblicizzata o danneggiata da queste parole.

Tutto ciò senza contare la cassa di risonanza che frasi del genere possono assumere in un contesto drammatico.

Perché se qualcuno non se ne fosse accorto, la gente continua a morire. Ridere e fare ironia appare allora fuori luogo.

Ricordiamo che Burioni è un medico diventato ultimamente particolarmente famoso e sovraesposto mediaticamente.

Non è insomma un ragazzotto che partecipa alla sagra di paese, contesto nel quale dopo un paio di bicchieri di vino, potrebbe anche sfuggire qualche parola sopra le righe.

L’aggravante poi è che certi pensieri vengono persino messi nero su bianco e si presume quindi che chi li ha scritti ci abbia pure riflettuto!

Burioni fa riferimento nelle sue scuse a “quello che abbiamo passato”.

Lutti in primis certamente, ma anche attività chiuse e gente finita sul lastrico, non scordiamolo mai per favore.

Perché nell’universo che forse un po’ troppo superficialmente viene bollato come “no vax”, facendo così di tutta l’erba un fascio, c’è anche chi combatte per una idea, quella della libertà personale.

C’è chi in passato per quella idea ha messo la propria vita al secondo posto.

Ecco, senza scomodare paragoni azzardatissimi e fuori luogo – non mi si fraintenda per favore -, mi limito in questa sede a difendere l’idea stessa di libertà, che per qualcuno è bene più importante e meritevole di difesa anche rispetto alla salute.

Coerentemente, i lettori lo ricorderanno, ho sempre difeso – pur non condividendone spesso e volentieri le intenzioni e i fini – chi nei mesi più duri della pandemia è comunque voluto scendere in piazza pacificamente e rispettando le regole.

In questo modo infatti è stato ricordato in maniera chiara che il popolo è vivo e pronto a scattare in caso di compressione reiterata e immotivata dei propri diritti inviolabili.

Se Burioni non ha rispetto per alcuni tipi di individui, io credo che debba avere quanto meno rispetto delle idee.

Comunque le si leggano certe affermazioni sono completamente sopra le righe e capaci di innescare una spirale di odio e contrapposizione sociale della quale certamente non si sente la necessità.

La comunità scientifica dovrebbe rassicurare e non esacerbare gli animi.

Ribadisco: non so e non mi interessa sapere se Burioni debba o possa essere radiato dall’albo dei medici, certamente dovrebbe prendersi una pausa di riflessione dai palcoscenici e da una ribalta che forse lo sta spingendo un po’ troppo oltre il consentito.

David Oddone

Rubrica “Qui gatto… ci cova”