San Marino. Cala il sipario su Rallylegend 2015, un’edizione che rimarrà nel cuore di tutti

legend 1Leo Todisco, grande giornalista e capo ufficio stampa del Rallylegend ha pubblicato, sul suo profilo facebook, un post che ho ritenuto necessario condividere con tutti voi.

Leo scrive ” Ho trovato, in giro su FB, questo commento di Andrea Ippolito, un giovane appassionato di rally che non conosco. Credo sia una fotografia di Rallylegend di rara precisione e l’espressione di una grande passione e di altrettanta educazione e rispetto.
Il post non era condivisibile su FB, per cui ho fatto un copia incolla integrale.
Grazie Andrea Ippolito, spero di conoscerti presto per invitarti a Rallylegend 2016 …”

Ecco il testo:

Premetto che NON voglio scatenare inferni di nessun tipo.
Premetto che in questo gruppo ci sono uomini che amano i rally old style.
Premetto che la differenza è grande fra le due epoche. Piloti, macchine, prove speciali, kilometri, ambiente, pubblico, fascino e chi ne ha più più ne metta.
Detto questo voglio portare la vostra attenzione sulla foto. O meglio sulle due foto.
Troviamo due campioni, anzi 4.
Troviamo due bellissime auto:
La S4, emblema dello sfrenato sviluppo del Gruppo B, con il suo bellissimo “sound”, con la sua aereodinamica tanto “anormale”, con il suo fascino che ci catapulta in ricordi emozionanti;
La Polo WRC, simbolo dello sviluppo tecnologico, della ricerca del dettaglio vincente.
Poco hanno in comune le due auto, forse solo il paese di provenienza, paese di provenienza che in comune hanno anche i 4 uomini che completano la foto.
I finlandesi, ormai quasi estinti, che hanno dominato i primi 20 anni di WRC.
Ma a mio parere la foto non si ferma qui.
Non racchiude solo questo.
La foto racchiude la bellezza del nostro sport. L’aggregazione che può donare e le emozioni che può regalare.
Latvala stesso nella foto dice “Great feeling” ovvero Grandi emozioni.
Ma allora perché rovinare tutto questo?
Ho letto polemiche per la poca esperienza dei piloti che portano auto da museo.
Ho letto polemiche sullo snaturamento del Rally Legend.
Ho letto perfino insulti ad Alen, assurdi dal mio punto di vista.
Lo stesso punto di vista che vi chiede di rispettare queste manifestazioni.
Queste manifestazioni così inconsuete che uniscono l’Audi S1 e la Polo WRC.
Se avete avuto l’occasione di visionare qualche filmato, sicuramente avrete notato la grande quantità di pubblico che era riversato fra le prove.
Lo stesso pubblico che ricorderà l’umidità di questi giorni per molto tempo.
E il tutto perché?
Non penso che nessuno voleva bagnarsi, ma allo stesso tempo nessuno voleva perdere lo spettacolo offerto dai piloti, da tutti i piloti.
Piloti che da sempre si cimentano in uno sport con pochi guadagni per passione.
Non si può chiedere ad un milanista di tifare Inter, la rivalità è l’anima dello sport.
Per lo stesso motivo non chiedo di tifare Latvala invece di ricordare Kankkunen.
Chiedo di rispettare Latavla e Kankkunen per quello che sono stati, sono e saranno.
Campioni, uomini e piloti.
Campioni per le loro epoche perché hanno avuto la possibilità di stare ad alto livello per tanto tempo.
Uomini di sport.
Piloti di RALLY perché il nostro è lo sport più bello del mondo grazie al quale possiamo godere delle emozioni offerte dai tuoi idoli a pochi centimetri da loro.
Con tanta nostalgia per gli anni passati, con tanto rispetto per i difficili tempi odierni e con un grande augurio per un futuro in grado di regalare divertimento e sport, vi ringrazio per il tempo perso per leggere queste righe.
Un amante dei rally
Andrea

Grazie Leo e Grazie Andrea

Sara Ferranti