Merito della riforma? Manca il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, certo è che dopo l’introduzione della norma che riduce l’indennità per i primi giorni di malattia, si è cominciato a registrare un forte calo.
Il dato è emerso durante il dibattito sull’ordine del giorno presentato da Rete che chiedeva di abrogare l’articolo 48 della finanziaria che l’aveva introdotto. Odg poi respinto con con 24 voti contrari e 15 favorevoli.
Ma dal dibattito è emerso, come ha riportato per prima Rtv, che a gennaio i giorni di malattia sono stati 18.177, scesi a marzo a 15.998, per poi scendere ancora ad aprile a quota 14.011. Un calo continuato poi anche nei mesi di maggio (13.416 giorni di malattia) e anche a giugno (12.052 giorni).
Inoltre si è avuta la stessa tendenza anche per quanto riguarda i certificati medici. “Cifre che – si legge nel sito di Rtv – dunque, sembrano tracciare una netta linea di demarcazione tra un prima e un dopo che le modifiche all’erogazione dell’indennità di malattia entrassero in vigore, con uno scarto di oltre duemila giorni di malattia e quasi 700 certificati in meno”.
“La mia sensazione – ha commentato alla Tv di Stato il segretario alla Sanità Francesco Mussoni – è che sia i medici, sia i lavoratori prestino maggiore attenzione, pur consapevole che di contro si registra un aumento delle richieste di permessi al datore di lavoro, così da non percepire la malattia al 50% della retribuzione nei primi due giorni. (…) La Serenissima