San Marino. Calcio RSM, mister Angelini: ‘Murata, raggiunto l’obbiettivo della società. Il futuro? Vedremo’

Il Murata ha chiuso la sua stagione con il rompete le righe e la cena finale dì venerdì all’Osteria Da Giulio. Un campionato iniziato male e chiuso in crescendo: dall’ ultimo posto con 6 punti alla tredicesima giornata al bottino di 30 alla fine con l’ottavo posto ad una lunghezza dal settimo ed eliminazione nel turno preliminare dei playoff contro il Faetano (1-0).

“Abbiamo raggiunto l’obbiettivo che la società voleva quando mi ha chiamato: – spiega Angelini – abbiamo lasciato l’ultimo posto e scalato la classifica arrivando fino ai playoff, un traguardo che pareva impossibile. Il gruppo si è cementato, ha lavorato con entusiasmo cercando di migliorare pur nelle difficoltà anche logistiche per la neve, si è sacrificato: il Murata ha dimostrato di potersela giocare anche con le più grandi e di essere una squadra competitiva. E poi abbiamo cercato di valorizzare qualche giovane: Semprini e soprattutto Toccaceli, entrambi 2002, si sono ritagliati uno spazio importante e hanno adesso sono ricercati da molti club, la stessa cosa dicasi per Matteoni”.

Ha un rammarico?

“Non aver superato il turno preliminare dei playoff pur avendo due risultati due tre a disposizione, ma fa parte del gioco. Non eravamo al meglio in qualche giocatore, avevamo energie fisiche e mentali all’osso dopo una grande rimonta con una rosa numericamente stretta. Peccato. Ringrazio tutti i ragazzi per la passione e l’impegno e spero che i miei suggerimenti siano loro utili per il futuro”.

Che esperienza è stata scoprire il campionato sammarinese?

“Le esperienza sono tutte formative, anche questa lo è stata. Il livello si sta alzando, io credo sia una palestra importante per i giovani. Faccio un esempio: il portiere del Faetano Porcellini è un 2005, questa stagione da titolare gli sarà senz’altro utile. Il campionato sammarinese non deve essere un hotel a cinque stelle per giocatori che ormai non hanno più motivazioni, ma una piattaforma per fare crescere i giovani. Il problema, semmai, è avere il coraggio di prenderli, lavorarci, vedere una prospettiva in questi ragazzi che magari in italia hanno la strada sbarrata dalla regola degli under. La mia squadra ideale? E’ chiaro che devi fare i conti con le risorse del club, al Murata vedrei bene uno zoccolo duro di quattro, cinque giocatori esperti attorno ai quali schierare dei giovani”.

Angelini resterà al Murata?

“Per prima cosa devo decidere se rimarrò in questo campionato. Se così sarà il mio club sarà nella prossima stagione il Murata, l’ho già detto alla società. A breve deciderò”.