Finalmente la Nazionale di San Marino torna ad assaporare l’eccitazione del pre partita, dopo mesi di
inattività forzata ed un mese di preparazione alla doppia sfida con Gibilterra e Liechtenstein di UEFA
Nations League. Domani l’inedito confronto con la selezione di lingua spagnola e amministrazione
britannica: l’incontro sarà trasmesso in diretta e in chiaro su San Marino RTV a partire dalle ore
15:00.
Nel tardo pomeriggio di oggi l’allenamento ufficiale, utile a sciogliere gli ultimi dubbi di formazione
di Franco Varrella circa l’importante appuntamento giunto ormai alle porte. Insieme al Commissario
Tecnico, in conferenza stampa anche capitan Davide Simoncini, in perfetta sintonia col proprio
allenatore circa l’importanza di approcciare mentalmente la partita con Gibilterra nella stessa maniera
in cui i Titani avrebbero preparato una sfida a Belgio: “Quella che ci attende domani – esordisce il
capitano – sarà un incontro diverso, seppur tra virgolette. A mio avviso tutte le partite a livello
internazionale, specie per una realtà qual è la nostra, sono estremamente difficili. Seppur andremo ad
affrontare un avversario che – Ranking UEFA alla mano – è più vicino alle nostre possibilità, dovremo
profondere il massimo sforzo in campo, garantendo lo stesso livello di attenzione e concentrazione
che metteremmo in campo contro formazioni di primissima fascia. Seppur inferiore rispetto a realtà
come Belgio o Francia, anche rispetto a Gibilterra esiste un gap: dovremo fare di tutto per colmarlo e
se ci riusciremo, qualsiasi risultato emerga sarà buono in ogni caso”.
Mister Varrella fa eco al proprio capitano, sottolineando come “a parte il Ranking che suggerisce un
confronto dai valori più simili, non credo ci sia nulla di diverso dall’affrontare un avversario di
caratura superiore. Gibilterra resta una squadra di professionisti e benché non andremo ad affrontare
una delle Top 5 d’Europa, quella che ci aspetta sarà una partita difficile. Sarà determinante
l’approccio mentale all’incontro e naturalmente vorremmo tentare di perseguire qualcosa di
importante; non tanto perché di fronte avremo Gibilterra, quanto perché da un paio d’anni lavoriamo
a determinate situazioni di gioco e ci siamo posti l’obiettivo di metterle in pratica. Mi piacerebbe
mettere in difficoltà i nostri avversari, giocando anche una decina di metri più alti per sviluppare una
filosofia propositiva che ci permetta di creare anche interessanti situazioni d’attacco. Allo stesso
tempo non dovremo cadere nel tranello di pensare che l’incontro di domani sia più semplice di altri
solo perché Gibilterra potrebbe apparire ‘giocabile’”.
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