Lo sciopero indetto dalla CSU nei giorni scorsi ha riscontrato una notevolissima partecipazione di persone, donne, uomini, giovani e anziani, che si sono ritrovati in piazza per esternare il loro disagio e il loro scontento per come il Governo e la maggioranza che lo sorregge stanno portando avanti le cose nel nostro Paese.
Si è trattato di un segnale concreto e visibile a tutti dello stato d’animo che pervade i cittadini sammarinesi in questo momento. Da più parti infatti si levano gridi di allarme inascoltati da un Governo che tanto avrebbe bisogno di recepire i segnali che la società civile invia anziché lasciarsi influenzare da consigli interessati di suggeritori che evidentemente non hanno a cuore gli interessi generali.
Così il Paese viene trascinato verso un costante impoverimento a tutti i livelli, economico, istituzionale, democratico.
D’altronde era inevitabile perché la maggioranza è divenuta tale solo grazie ad una legge elettorale superata dai tempi e dalla realtà, che le ha regalato un premio di governabilità stratosferico, pari ad un quarto del Consiglio Grande e Generale, cioè 15 consiglieri su 60.
In realtà in questo momento storico i sammarinesi sono governati dalla minoranza del Paese, in quanto al primo turno la Coalizione dell’attuale Governo ha ottenuto il 30% dei voti. Questa è la forza rappresentativa di Adesso.sm! E una minoranza non può governare un paese, al massimo può comandarlo con tracotanza, autoreferenzialità, senza ascoltare nessuno, a testa bassa, ma, questo è il dramma, trascinando tutto e tutti verso il fallimento.
Con questo stato di cose la rappresentatività degli elettori viene mortificata e di conseguenza la democrazia risulta gravemente menomata. E questo schema, qualora la Legge Elettorale non venga riscritta, si ripeterà anche la prossima volta; qualunque sarà la prossima coalizione o forza politica che prevarrà: Comunque vada, San Marino e i sammarinesi saranno governati da una minoranza!
Ecco perché è assolutamente necessario un intervento legislativo per modificare e rendere più attuale e più rispondente ai canoni della democrazia e della rappresentatività, la vigente Legge Elettorale.
Ma su questo tema che è di primaria importanza perché alla base di ogni sistema democratico, le nostre forze politiche sembrano sorde. I miracolati perché hanno sperimentato che i miracoli esistono; gli altri perché pensano che un miracolo potrebbe capitare anche a loro, nonostante non navighino in buone acque; altri ancora perché pensano di essere i prossimi beneficiari del prossimo miracolo.
E’ stupefacente che nessuna forza politica, neppure di opposizione, senta l’esigenza di fare gli interessi dei sammarinesi regalando loro nuove norme elettorali che possano garantire il sistema democratico, favorendo l’ascesa al governo di forze politiche rappresentative della maggioranza effettiva degli elettori.
E’ segno però di miopia e mediocrità; è il sintomo che rivela il deterioramento del rapporto tra politica, divenuta un fatto più personale, e Polis, e spiega la distanza sempre maggiore fra cittadini e istituzioni.
Mi auguro sinceramente nell’interesse di tutti noi che qualcuno apra gli occhi, abbia un sussulto di buon senso, si smarchi finalmente dalla mediocrazia imperante e ponga con forza il tema della riforma elettorale sul tavolo del confronto. Altrimenti per molto tempo dovremo rassegnarci ad essere comandati da minoranze arroganti e fallimentari. Non ci sarà scampo!