La notizia ha dell’incredibile, eppure è stata confermata da più politici. Sembra che ci siano stati colloqui tra ex Europopolari (2) e quello che rimane della coalizione vincente delle elezioni 2008, il Patto per San Marino.
Sembra, infatti, che si sia discusso il rientro di questi due nella coalizione di Governo e che una parte della Dc si sia opposta, annullando la proposta.
Se così fosse stato il Patto sarebbe ritornato ad avere quella maggioranza (31) di consiglieri eletti nelle elezioni del 2008, che era il numero necessario per continuare la legislatura. Il Patto così poteva arrivare al Novembre 2013 concludendo la legislatura, e avere la ratifica degli accordi con l’Italia, così importanti per San Marino.
Il tutto si configura in una apetura delle porte ad altri due consiglieri Dc, Muccioli e Battistini fedeli al Patto.
Questa operazione sarebbe stata da prodromo ad un’alleanza più grande e vincente per le elezioni del 2013 che avrebbe visto il partito nato dalla fusione dei DDC e degli Europopolari cioè l’UPR rientrare nell’alleanza che vede protagonisti PDCS+AP+PSD e cespugli. Fantapolitica?
Forse ma in questo momento, anche con la venuta di un nuovo movimento civico (civico 10 ndr) l’eventuale vittoria della coalizione dell’attuale governo è sarebbe stata messa in dubbio, in quanto ci poteva essere una forte erosione di voti del Psd (ricordiamo che il Capitano di Castello Franco Santi è un buon outsider con un buon seguito e viene dal PSD come altri costituendi il nuovo movimento) e di Alleanza Popolare (Bindi, Zafferani e Guidi provengono da li) che potevano compromettere la vittoria della coalizione PDCS+AP+PSD e cespugli.
Il pericolo è reale.
Tale preoccupazione va assommata al fatto che l’antipolitica potrebbe soffiare sulla vincita, magari al ballottaggio, della coalizione SU+movimenti civici, tutt’altro che improbabile.
C’è poi la questione morale e l’esito delle indagini relative alla Commissione Antimafia che alcuni dicono sia devastante soprattutto per gli attuali partiti di governo.
Quindi in questa grande confusione cosa c’è di meglio che procrastinare la scadenza elettorale; poteva far comodo a tutti, tranne a coloro che sono già sicuri di perdere, ma che fanno della loro identità e del voler stare da soli un vanto e cioè la Rete di Zeppa e Ciavatta.
Discorso a parte per il Movimento Per San Marino, che sono stati gli unici che coraggiosamente con i fatti hanno attaccato il sistema. Questi sinceramente sono difficilmente collocabili.
In tutto questo marasma, come una ciliegina sulla torta, vi sarà anche il ritorno di un grande protagonista della scena politica degli ultimi anni, ovvero Tito Masi, che dovrebbe lasciare la presidenza della Fondazione della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino. Una decisione questa che poteva slittare se il Patto avesse durato sino al 2013.
Ma la base Dc non ha voluto ed allora si vada alle elezioni!
Marco Severini – Direttore del Giornale.sm (direttore@giornale.sm)