Marco Podeschi di Repubblica futura: “Lunedì si riunisce la commissione elettorale che valuterà le 280 candidature. In generale, senza entrare nel dettaglio della situazione che non conosco, spero tutti i candidati abbiano i necessari requisiti di autonomia e indipendenza per ricoprire il ruolo di consigliere della Repubblica e che sia rispettato anche il requisito previsto per legge che richiede di ”vivere stabilmente nella Repubblica di San Marino”. Del resto, sarebbe poi difficile seguire le attività del Consiglio per chi non vive a San Marino, considerando che nell’ultima legislatura ci sono stati almeno 70 giorni di impegni istituzionali, tra sessioni consiliari e commissioni. Ci sono autorità preposte che devono verificare il rispetto dei requisiti e che lo faranno. Ci sono poi aspetti che fanno riflettere: io mi candido al Consiglio e così i miei colleghi per rappresentare tutti i sammarinesi, senza distinzioni di residenza. Ritengo i sammarinesi residenti all’estero siano informati su chi si propone di rappresentarli. Poi c’è da capire cosa accadrà in caso di ballottaggio, dato che il 4 dicembre si celebra il referendum in Italia e bisognerà capire chi deciderà di spostarsi o meno. È poi di buon senso che chi è residente a San Marino non faccia parte di una comunità estera. Poi c’è anche estero ed estero, c’è il sammarinese che vive in Argentina e a San Marino non viene quasi mai, quello che vive a Coriano e ha rapporti quotidiani con il suo Paese, poi c’è chi sta a Roma e vive il problema della giunta Raggi o del traffico, quindi problemi distinti da chi vive nelle zone limitrofe e varca i confini quasi tutti i giorni”. Dire.it
