Due cani uccisi da esche avvelenate, altrettanti in fin di vita ed una cagnolina dispersa. «Siamo ripiombati nell’incubo del 2011 quando uno o più soggetti provocarono la morte di 30 cani», si rammarica la presidente Apas, Manuela Astolfi . Ed aggiunge: «Abbiamo battuto palmo a palmo il Parco verde a Monte Cerreto, rinvenendo una montagna di esche». Dall’aspetto sembrano della tipologia già nota, rileva, «pezzi di pollo untuosi, rosolati ed imbevuti di erbicida, forse preparati dalla stessa mano». È sgomenta la presidente di Apas, mentre racconta la tragedia che si è registrata mercoledì pomeriggio. Due coniugi avevano portato le loro 4 cagnette a passeggiare nel parco di Monte Cerreto, «nel mirino anche 11 anni fa», precisa. Arrivati in un sentiero secondario hanno deciso di sguinzagliarle per una corsa liberatoria, ma dopo qualche minuto, scomparse dal loro campo visivo, non rispondevano più ai richiami. Dopo l’amara scoperta. Una cagnetta era riversa a terra, morta, mentre la seconda in preda a atroci dolori è spirata tra le braccia della sua proprietaria. La terza, Wendy risulta ancora dispersa ma si teme il peggio. Ora l’ultima amica a 4 zampe «presa come le altre da un canile del sud Italia» è intubata e versa, nonostante la lavanda gastrica, in gravissime condizioni. «E non è tutto – allarga le braccia Astolfi – perché qualche ora dopo sempre nello stesso luogo, un altro cucciolo è stato avvelenato ed ora è in prognosi riservata». (…) Corriere Romagna
