Ci sarebbe da ridere perchè sembra una comica se non fosse che l’ISS – Istituto Sicurezza Sociale, fiore all’occhiello di San Marino prima della gestione Caruso-Mussoni, versa in situazioni estremamente preoccupanti oltre a prendersi una parte cospicua del bilancio statale.
L’ultimo tragico evento, dopo tutti gli sperperi denunciati anche in questo giornale, è accaduto questa settimana ed ha avuto l’epilogo nella giornata di ieri.
Una sammarinese in menopausa è andata a fare uno dei controlli di rito all’utero; controlli necessari e usuali per le donne di mezz’età. La signora, da quello che ci è dato sapere, dopo il controllo – che è avvenuto martedì scorso – si sente male per giorni.
Nella giornata di sabato va in pronto soccorso e viene ricoverata d’urgenza. Dopo avere fatto tutte le analisi ed i controlli del caso scoprono che ha una tuba perforata e che forse la manovra effettuata durante il controllo di rito all’utero ha danneggiato anche una parte dell’intestino.
Le cose peggiorano drammaticamente nella giornata di ieri.
Alle ore 8,00 la sammarinese, già ricoverata in ospedale, urla dal dolore, vomita ed è in preda a spasmi davvero forti e lancinanti, ed in quel momento non c’è nessun medico che possa soccorrerla: è domenica, dirà un’infermiera!!! Bisognerà aspettare lunedì.
Il primo medico che arriva dalla paziente, perchè sollecitato più volte un intervento, sopraggiunge alle 9,30 quindi circa un’ora e mezza dopo che la signora urla e piange dal dolore.
Dopo tutti gli accertamenti, la donna viene introdotta in camera operatoria e d’urgenza operata. Le asportano la tuba bucata e l’appendice andata oramai in peritonite.
La donna, dopo 5 giorni dalla manovra errata, è stata operata ed ora è fuori pericolo. Ma il rischio, il disagio ed il dolore sono stati enormi.
La gestione Caruso-Mussoni fa acqua da tutte le parti! Oramai la gente se ne sta rendendo conto e cacciarli, forse, è l’unica cosa da fare per ristabilire una struttura ospedaliera efficiente e fatta da sammarinesi ed italiani capaci, prima che le cose degenerino ulteriormente ed in maniera irreversibile.
A danno di tutti i sammarinesi che per oltre 50 anni hanno potuto vantarsi di un’eccellenza tutta sammarinese, cioè quello che era l’ISS prima della improvvisata gestione del duo Mussoni-Caruso.
Se ci fosse un minimo di correttezza si dovrebbe sapere immediatamente il nome del medico e cacciarlo subito dopo. Noi non siamo, checchè ne pensa qualcuno, dei numeri, ne carne da macello e l’ISS non è un’azienda ma un Istituto che i sammarinesi vogliono pagare bene per avere l’eccellenza, non gli scarti o gli amici degli amici.
Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com