San Marino. Caos in magistratura. Il Magistrato Dirigente avrebbe accusato il Commissario Alberto Buriani

In questi giorni ho cercato con spirito imparziale e critico di vedere, in maniera equidistante, le varie posizioni – per quello che si può capire in assenza di documenti specifici – dei vari componenti di questo che per molti è un vero stallo istituzionale e che sta letteralmente travolgendo la nostra magistratura.

Proprio per questo ho scritto, e lo penso ancora, che la politica, proprio per l’estrema delicatezza dell’argomento, se ne debba stare veramente fuori e distantissima da diatribe che coinvolgono esponenti del mondo giudiziario.

Come, a mio parere, è improprio convocare un Consiglio Giudiziario Plenario dove anche dei politici – e sono i 7 di maggioranza che ho ben rappresentato negli ultimi articoli pubblicati su Giornalesm.com – possono votare su questioni intimamente legate al mondo della magistratura ed infatti hanno sottoscritto un ordine del giorno che ‘valuta con grave stupore e profonda preoccupazione i riferimenti i riferimenti esternati avanti la commissione consiliare affari di Giustizia dal Magistrato Dirigente”.

E’ pur vero che tale ordine del giorno è stato richiesto dai giudici, nell’ordine si parla ”ad istanza dei membri togati del Consiglio Giudiziario”, ma di fatto anche i 7 componenti politici, tutti della maggioranza peraltro, hanno votato – si parla di unanimità – l’ordine del giorno.

Ecco, in questo caso vi è un diretto coinvolgimento della politica su tematiche che non possono e non devono riguardarle. Di fatto la politica – come paventavo il rischio che proprio loro fossero determinanti nella defenestrazione del magistrato dirigente, che poi non è avvenuta – ha messo becco su questioni interne della magistratura, un po’ come hanno già fatto con la legge sulla stampa e soprattutto con l’approvazione del codice deontologico dei giornalisti. Ricordo ai nostri lettori come addirittura il movimento Rete volesse apportare delle modifiche sostanziali (!!!) a tale documento e come l’allora governo, in uno dei pochi momenti di lucidità, abbia impedito tale scempio.

I poteri devono potersi autoregolamentare senza interferenze della politica o di altri parti, le quali non possono avere sia le competenze per poter questionare su cose non sue ne devono poterlo fare. La democrazia, che secondo Winston Spencer Churchill ”è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora” ha suoi delicatissimi equilibri rotti i quali si va verso l’autoritarismo e la dittatura, anche bianca.

Ad aiutarci a capire qualcosa porto all’attenzione dei lettori un articolo firmato ma anonimo, palesemente di parte e probabilmente scritto da una parte in causa, pubblicato l’altro ieri sul quotidiano l’Informazione di San Marino.

L’articolo, anche se di parte, è grossomodo condivisibile tranne per alcune conclusioni che solo gli addetti ai lavori possono arrivare e proprio per questo lo rende oltremodo interessante.

Nella sua parte finale viene scritto ‘‘I fatti se non saranno smentiti da altri fatti, dicono che è stato chiesto aiuto all’opposizione politica per mantenere una poltrona, è stata un’operazione suicida. (intende palesemente dire che addirittura la Pierfelici per rimanere sulla sua poltrona si sia rivolta ad una componente politica di opposizione, di come quindi – per logica posso ipotizzare – possa essere stata forzata a farlo per azioni di politici che magari potrebbero aver chiesto direttamente le sue dimissioni. Suicida perché la maggioranza dentro i vari consigli e commissioni ha appunto la maggioranza dei seggi e quindi è quella che decide.)

Sarebbe auspicabile – continua l’articolo – che così non fosse ma serietà vuole che prima di dare giudizi sia analizzato a fondo questo lungo periodo (probabilmente intende il periodo in cui il Magistrato Dirigente è stato in carica oppure l’inizio di questa incrinatura tra i vari magistrati del tribunale ndr).

Non importa al comune cittadino sapere se abbia maggiori ragioni il Magistrato Dirigente o i Commissari oggetto di accuse. Il vecchio regime da cui provengono tutti o quasi i protagonisti del Conto Mazzini sta rialzando la testa (ricordiamo che tra gli opposti schieramenti che hanno alzato il polverone c’è anche Rete e parti della società civile che mai ha avuto collusioni o vicinanze con i protagonisti del conto Mazzini e proprio per questo questa affermazione non è veritiera e non lo può essere ma deve essere interpretata come una volontà estrema del sottoscritto anonimo dell’articolo di voler confondere chi legge e portarlo dalla propria parte facendo capire che chi difende la Piefelici è un delinquente o ha intrallazzi con i mazziniani e con i poteri corrotti del paese ndr) e cerca – continua l’articolo – ed ottiene agganci con il nuovissimo radicale (Rete, ma l’ipotesi è quantomai azzardata ndr) ed ex consiglieri. Mentre – viene scritto – sul banco degli accusati sono i Commissari che nei loro ruoli hanno portato avanti e sentenze sul Conto Mazzini’‘.

Ecco finalmente qualcosa di interessante è stato scritto, anche se è sicuramente da prendere con il beneficio d’inventario, e questo può farci capire come stiano davvero le cose.

Secondo l’anonimo estensore dell’interessantissimo articolo la Pierfelici ha apertamente accusato in Commissione Giustizia ”i Commissari che nei loro ruoli hanno portato avanti e sentenze sul Conto Mazzini” cioè Buriani – firmatario del rinvio a giudizio – e Felici – giudice di primo grado che ha condannato diversi politici nel procedimento cd. Conto Mazzini – anche se quest’ultimo è la prima volta che viene nominato.

Rumors parlavano, infatti, di una diatriba interna alla magistratura tra la Pierfelici e Buriani ma non si è mai fatto cenno al nome del Commissario Felici. Questo articolo ne è la conferma.

Occorrerebbe, una volta per tutte e per fare chiarezza, pubblicare il riferimento della Pierfelici in Commissione Giustizia e portare a conoscenza dei cittadini quanto il Magistrato Dirigente ha scritto, detto e le accuse verso rivolte verso il Commissario Buriani e sembrerebbe anche nei confronti di un altro ex Commissario, anziano e pensionato.

Solo così si farebbe finalmente chiarezza ed ognuno si farebbe la propria idea e non si andrebbe avanti alla cieca, come ora sta avvenendo.

Noi, come Giornalesm.com, faremo di tutto per informare i nostri lettori su quanto sta accadendo ad uno dei poteri indipendenti dello Stato di San Marino che è la Magistratura senza condizionamenti di sorta certi che solo la verità potrà farci capire che cosa c’è dietro questo profondo scontro istituzionale.

La verità dei documenti.

 

Marco Severini – Direttore Giornalesm.com