Continua ad esserci maretta nell’area socialista. Dopo lo strappo ormai consumato tra il Ps e i consiglieri Alessandro Mancini e Giacomo Simoncini, risoltosi con l’espulsione dal partito ma di fatto già da mesi abbandonato dai due fino all’aggregazione in Alleanza Riformista, a tenere banco oggi sono i rapporti in seno al Psd. A pochi mesi dal rientro di Md, “ferri cortissimi” tra Federico Pedini Amati e il partito di Via Rovelino. Alla base dei contrasti il processo di unificazione tra le forze socialiste, processo che dopo una frenata iniziale, il Psd riappoggia – confermano i suoi vertici – sulla scorta di un “rinnovato accordo tra le parti”. Insomma, il dialogo con Ps ed Elego – com’è stato ribadito anche nella Direzione di ieri sera – non si interrompe.
E qui subentrano le contestazioni di Pedini Amati: ma non sul percorso di aggregazione in sé, bensì – spiega – sul dare sponda a qualche personaggio che pretende di dettare la linea politica più o meno nell’ombra. Di qui il veto posto verso il prosieguo del ragionamento con il Psd sull’aggregazione: “Io non sto con gente che si fa comandare ancora dai vecchi” – sottolinea lapidario, aggiungendo di aver già parlato chiaro con tutti i diretti interessati. Si dice certo inoltre di avere il sostegno del movimento fondato da lui e Luca Lazzari: “Md è con me” – afferma, assicurando poi che un’eventuale allontanamento dal Psd non dipenda affatto da un avvicinamento a Demos, “movimento con il quale non ho mai parlato” – dichiara. (…) San Marino Rtv