San Marino. Caos targhe: l’inferno degli automobilisti

Non si placa il caso targhe e per gli automobilisti residenti in Italia alla guida di mezzi targati Rsm l’inferno prosegue. La persecuzione dunque continua. E nulla ha potuto né può il Renzi nostrano nonostante “bombardi” quotidianamente le redazioni con le foto scattate all’Onu. Quando infatti si tratta di portare a casa risultati concreti per San Marino e non vetrine (che non servono ai sammarinesi ma a chi si mette in mostra), tutto tace. Fatto sta che in questi giorni si è verificato un nuovo caso. E’ stato infatti fermato e sanzionato un tir con targa Rsm perché guidato da un italiano. Per la prima volta le targhe sequestrate sono tre: le due della motrice e la terza del rimorchio. Sequestrati anche entrambi i libretti, quello del tir e quello del rimorchio. Dunque un altro mezzo fermo che per mesi non potrà lavorare e un’altra sanzione più che salata. Ma il Segretario Renzi ha da poco detto che ci sono buone speranze che il caso possa trovare una soluzione. In attesa di questo deus ex machina, a quale santo dovranno votarsi i lavoratori frontalieri, le aziende e i sammarinesi? Del resto che le ripercussioni sull’economia non siano lievi lo hanno messo in luce un po’ tutti. Non desteranno dunque alcuna sorpresa le aziende che decideranno di licenziare o addirittura chiudere. Se non è un’emergenza questa.

Repubblica Sm