Come anticipato questa mattina nella giornata di ieri è stata depositata da Claudio Podeschi istanza di ricusazione nei confronti del Giudice di Appello del Conto Mazzini, il prof. Francesco Caprioli.
Nell’atto depositato, oltre agli aspetti giuridici, si ricorda come Caprioli venne nominato, come attestato da diversi soggetti istituzionali, per occuparsi specificatamente del processo Mazzini. Un Giudice, si sostiene, chiamato appositamente per portare avanti il processo contro i mazziniani che non si voleva assegnare all’altro Giudice d’Appello, David Brunelli.
Si ricorda, poi, come in occasione delle polemiche suscitate dalla mancata presa d’atto dei Giudici di Appello Morrone e Treggiari, Caprioli tenne una posizione molto ferma contro esponenti dell’allora opposizione che si rivolsero nei suoi confronti in maniera molto polemica.
Era la fase in cui trascorsi solo pochi giorni da una conferenza stampa in cui il Dirigente allora in carica, Guzzetta, paventò la possibilità che potesse essere messo a repentaglio il processo Mazzini se la nomina dei Giudici non fosse stata ratificata dal Consiglio, il prof. Caprioli rinviò di diversi mesi il processo senza motivare ai difensori le ragioni, spiegate solo in una lettera inviata a Capitani Reggenti e Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.
A seguito di quella mossa, si dice ancora nell’istanza, vari esponenti politici parlarono di “ricatto” contro la politica da parte di Guzzetta e Caprioli.
Durante l’estate ci sono state poi altre prese di posizione da parte del Giudice di Appello che denunciava, dopo una nota emessa dal Congresso di Stato, un clima di attacchi e gratuiti sospetti nei propri confronti da parte della classe politica per la gestione del Mazzini.
Nell’atto di ricusazione si precisa come tale scontro tra Politica e Giudice finisca per fargli perdere di imparzialità ed indipendenza di giudizio.
Riassumendo, dopo aver riportato le dichiarazioni di moltissimi politici che chiedono a gran voce la fine del processo Mazzini e la condanna dei responsabili si chiarisce come Caprioli abbia un evidente interesse ad adeguarsi a queste pressioni dato che il suo rinnovo dovrebbe essere discusso dal Consiglio Giudiziario Plenario il prossimo aprile.
Da qui anche l’esigenza di “tirare dritto” senza approfondire, come gli avevano richiesto le difese, tutti gli aspetti ancora da chiarire dopo la pubblicazione della relazione su Banca CIS e le frasi di un testimone che diceva di aver sentito Guidi chiedere l’arresto di Podeschi.