San Marino. ”Cari sammarinesi, I have a dream” … di Paolo Forcellini

I have a dream, poter cancellare dalla nostra storia la politica economica degli ultimi vent’anni.
I have a dream, quello che la nostra Repubblica torni sovrana ed indipendente come ce l’hanno lasciata i nostri “padri”, e non succube ai voleri di altri.
I have a dream, vedere i rapporti fra San Marino e l’Italia nuovamente legati da sincera e disinteressata amicizia come l’hanno siglata coloro che avevano un alto senso dello Stato e lungimiranza sul futuro del proprio paese.
I have a dream, rivedere le vie del centro storico percorse di nuovo da turisti americani, svedesi, tedeschi e francesi come negli anni 60/70
I have a dream, quello di vedere i negozi turistici proporre souvenir, bandierine, ceramica di artigianato locale, cartoline e non merce che nulla a ché a che fare con la nostra tradizione e cultura..
I have a dream, quello di rivedere aperta una casa da giuoco che tanta ricchezza ha portato a San Marino, diritto svenduto con una convenzione che ci ha imposto il vicino
I have a dream, poter rivedere sul muretto dello Stradone tutti quei sammarinesi, che purtroppo ci hanno lasciato, mentre si scambiavano quattro chiacchere in attesa dell’ora della cena.
I have a dream, quello di poter avere politici con i piedi per terra e che abbiano come priorità il bene del paese e non quella dei partiti che rappresentano
I have a dream, sperare che un giorno tutti i sammarinesi sparsi per il mondo, possano tornare in patria per unirsi ai residenti e riformare una sola grande famiglia legata dal quel collante che ci ha sempre contraddistinto: la sammarinesità.
I have a dream, poter fare un’ultima corsa con la scarannina, lungo la strada innevata che dalla porta del paese porta in Borgo o lungo lo storico oriolo, con gli amici di un tempo per poter rivivere quei tempi felici.
I have a dream che almeno anche solo uno di questi sogni si avverasse!
Si! Ne sarei felice ugualmente
UN SOGNATORE SAMMARINESE