San Marino. CARISP E L’EREDITÀ SCOMODA DI ADESSO.SM

Quelli di Adesso.sm vogliono tornare al governo ma portano in dote solo macerie. Il colpo inferto a Carisp sta provocando continue emorragie e questo a dispetto degli annunci roboanti dello scorso marzo quando pareva che l’arrivo del nuovo Ad Franco Gallia avrebbe risolto ogni problema.
Ad oggi invece non si è vista nemmeno l’ombra di un piano industriale e Carisp con la chiusura di alcune sue filiali continua a perdere pezzi. Come dimenticare i lunghi interventi del capogruppo di Ssd Giuseppe Morganti che in aula consiliare continuava a sostenere che era solo questione di tempo, di poco tempo, e che Carisp sarebbe presto ripartita? E pretendono pure di essere ancora credibili!
Chi ci va di mezzo però è la collettività chiamata a farsi carico di ciò che accade in Carisp e sono i dipendenti per i quali come questo giornale aveva scritto qualche settimana fa, l’incubo della cassa integrazione è diventato realtà.
Viene da chiedersi quale mente stia dietro a tale soluzione lungimirante per Carisp ma di risposte al solito ne abbiamo ben poche. Al comando di Carisp c’è un uomo fortemente voluto da Rf che trainando di fatto lo scorso governo ha anche indicato i nominativi di propri uomini in ruoli evidentemente ritenuti strategici.
Ricordiamo per esempio le numerosissime nomine a Antonella Mularoni, presente anche in Bcsm. Frattanto invece è stata negata alle ex opposizioni la possibilità di eleggere un proprio membro all’interno del cda di Carisp come la legge prevede. Giochi di potere che non sono passati inosservati agli occhi dei cittadini che infatti hanno votato per mettere fine ad una stagione che
è sfociata in questo grande disastro.
Toccherà al prossimo governo metter mano a questo spinoso dossier, altra eredità scomoda di Adesso.sm. Come si apprende dalla SmTv: “La cassa integrazione è, di fatto, già una realtà in Cassa di Risparmio, dalla seconda metà di novembre. La conferma arriva dal settore sindacale. Per il principale istituto bancario del Paese si parla di un’astensione dal lavoro a rotazione: periodicamente, gruppi di circa 13 lavoratori andranno in cassa integrazione a turno. In base alle informazioni a disposizione dei sindacati, l’intero personale sarà coinvolto, ad eccezione di situazioni particolari. Circa 140 i dipendenti della banca”.
La RepubblicaSM