San Marino. Carlo Romeo, DG RTV: “E’ nelle situazioni difficili che escono i fuoriclasse”. L’intervista di David Oddone

Intervista al Direttore della televisione pubblica sammarinese, Carlo Romeo, col quale abbiamo conversato a tutto tondo, dalla politica interna, fino a quella internazionale.

Direttore facciamo il punto sul post elezioni. A bocce ormai ferme, fermissime, che San Marino ne esce fuori?

“Un Paese che sta cercando la sua strada in una situazione molto complessa sia a livello nazionale che internazionale, che deve ormai affrontare solo con le sue forze e con coraggio la realta?, senza scorciatoie, senza furbizie. Come noto la realta? si verifica sempre sui
fatti nei brevi, medi e lunghi periodi, fatti che alla lunga vincono sempre rispetto alle chiacchiere. Francamente poi personalmente ho sempre creduto poco agli schieramenti, alle ideologie e alle cariche e invece moltissimo nelle persone perche? alla fine della fiera sono sempre le persone che fanno le cose”.

Dal suo punto di vista il Paese e? pronto, e? maturo per unirsi in vista di una situazione – vedi in particolare occupazione e conti pubblici – che appare ormai fuori controllo?

“Non ha molte scelte. Se non fa fronte comune la parte migliore di se? e? perso senza se e senza ma. Solo che fare fronte comune e? molto difficile nelle realta? piccole dove spesso piccinerie, invidie, rancori, pregiudizi e quant’altro rendono tutto piu? complesso. E’ ben vero pero? che e? nelle situazioni difficili che si riconoscono i fuoriclasse e la gente di buona volonta?. Credo in ogni caso che i vescovi italiani con la dichiarazione di qualche giorno fa abbiano ragione. La politica in democrazia non puo? e non deve mai abdicare al suo ruolo nei confronti dei poteri forti”.

Voltiamo pagina e parliamo di televisione. Il canale nazionale e? utopia o si fara??

“Dipende molto dalla capacita? di crederci soprattutto a San Marino e dalle reazioni mi sentirei ottimista. Battaglia dura ma se
c’e? la voglia di battersi il piu? e? fatto. Le circostanze infatti sono favorevoli ma – come sempre – per l’Italia San Marino non e? certo una priorita? anche se il Presidente Napolitano nella sua visita ha definito strategico l’assetto televisivo fra Italia e San Marino. Non e? da sottovalutare comunque che forse c’e? anche chi preferirebbe una realta? televisiva che ritorni nel suo angolino senza pretese o ambizioni, una RTV che non desse troppo fastidio nel panorama dei media italiani. Dispiace dirlo certamente soprattutto se fosse il fuoco amico – italiano o meno – a bruciare una occasione unica che si puo? concretizzare solo in queste settimane. Sono treni che passano una volta sola e e? inutile dire che se la Radiotelevisione di Stato sammarinese fosse visibile in tutta Italia sarebbe un ponte straordinario per promuovere il Titano”.

Sulla SmTv ormai siamo abituati a vedere volti di punta del giornalismo e dello spettacolo, ne cito due su tutti: Mieli e Baudo, ma potrei andare avanti nell’elenco. Cosa risponde a chi vorrebbe piu? sammarinesi e “sammarinesita?” in tutti i gangli del Paese, tv di Stato compresa?

“E’ il solito discorso. Chi vuole una Radiotelevisione solo sammarinese, autoreferenziale, deve rendersi conto che non e? una realta? oltre che molto piu? costosa per il contribuente adeguata al mondo di oggi dove il dovere della Radiotelevisione di Stato sammarinese e? fare da ponte portando San Marino nel mondo e il mondo a San Marino. A parte che quando sono arrivato, la prima cosa che mi si chiedeva era perche? i grandi nomi della tv non venivano da noi. Ci sono venuti e ci vengono – ovviamente non ai costi Rai e Mediaset – e in piu? diventano testimonial della capacita? produttiva di qualita? che abbiamo a RTV. Comunque, come dicono i marinai, chi e? in mare naviga e chi e? a terra – oppure al bar – critica”.

La questione del trasferimento della sede di SmTv e? strategica, parola del nuovo governo. E’ convinto tuttavia che con tutto cio? che sta succedendo rappresenti una priorita??

“Con il Presidente Davide Gasperoni chiederemo a breve un incontro al Segretario Michelotti che ha gia? assicurato alla Rsa aziendale la massima attenzione e volonta? per risolvere il problema. Se ne parla da quattro anni e le condizioni operative al Kursaal sono a dir poco critiche come abbiamo piu? volte denunciato.
Su questo il nostro Cda e? assolutamente impegnato e sollecita formalmente estrema urgenza alla risoluzione di una situazione molto critica”.

Al netto delle polemiche – sulle quali valuti lei se tornare o meno – ci sono gia? novita? o anticipazioni sull’Eurosong contest?

“Proprio in questi giorni stiamo definendo la partecipazione e presto potrebbero esserci a breve novita? ufficiali. E’ stato un anno complesso cui si sono aggiunte in piu? anche incomprensibili polemiche a mio avviso strumentali di artisti alla ricerca di spazi pubblicitari magari per lanciare il loro ultimo cd. Ancora non ho capito noi cosa c’entravamo. Comunque la risposta finale e? stata quella della Eurovision che ha tagliato la testa alle polemiche strumentali spiegando come funzionano i regolamenti”.

Resta fiducioso sul pareggio di bilancio?

“Il 2016, il primo del secondo triennio di questa gestione, e? stato un anno veramente molto difficile. Abbiamo sanato definitivamente una serie di pendenze alcune ultraventennali con i dipendenti, lanciato nuovi programmi, incrementato ulteriormente l’archivio programmi e la pubblicita? – anche se non quanto avevamo previsto a inizio 2016 ma che comunque in quattro anni si e? quadruplicata, unico caso in Europa – mentre abbiamo anche quest’anno proceduto nell’abbattimento dei costi. Di contro abbiamo alcuni crediti a rischio, un paio di criticita? che hanno portato meno ritorni di quel che ci aspettavamo. Lo sapremo a marzo se ce la faremo quando avremo chiuso i conti”.

Qualche giorno fa era presente ad un evento sul sociale. Si sta facendo abbastanza a San Marino per la tutela dei diversamente abili?

“Direi che sta cambiando una mentalita?. Dalla assistenza anche a San Marino si sta cercando di arrivare alla integrazione. Non e? facile anche perche? le famiglie a volte tendono a non accettare cambiamenti. Sicuramente un esempio come RadioTutti, un programma unico nel suo genere in Europa, e? ormai qualcosa di piu? di un esperimento riuscito di integrazione e inoltre in Repubblica esiste un patrimonio di professionalita? anche giovani molto alto fra operatori, educatori e assistenti che ormai rappresentano una eccellenza internazionale. San Marino potrebbe diventare un punto di riferimento per la residenzialita? nell’ambito della non autosufficienza. Bella poi la campagna con la lotteria pro- mossa in questi giorni dal Rotary e da tutte le altre associazioni, un sistema emblematico di come si possa fare rete”.

Vorrei chiudere uscendo dai nostri confini. Lei ha girato vari scenari di guerra e ha certamente piu? di altri il polso della situazione. Come cambiera? il mondo con l’arrivo di Trump? E’ preoccupato?

“Vediamo cosa succede anche se l’avvio non e? il massimo. Questa voglia di uomini forti, questo vota- re con la pancia – la Brexit, la Raggi a Roma, lo stesso Trump, i social come piazza fatta di persone senza volti e con una opinione su tutto
– non mi piace molto. La novita? di quest’anno per noi e? non a caso il programma di Alan Friedman in esclusiva che gireremo a marzo e che e? dedicato proprio all’America di Trump. Friedman che Trump lo conosce bene ci dara? una visione chiara e approfondita del suo operato”.

David Oddone, La Tribuna