San Marino. Carlo Romeo (Rtv): “Potrei anche lanciarmi in politica”

RomeoIntervista al direttore generale di SmTv Carlo Romeo in un momento dell’anno piuttosto movimentato.

Direttore, il 5 maggio ci sarà il cda della San Marino Rtv. Nell’ultimo di un mese fa avete chiuso il bilancio 2013 confermando la riduzione del deficit. Come sarà il 2014?

“Siamo riusciti, grazie all’impegno di tutti, a scendere dai -670.000 euro di passivo del 2012 ai – 297.000 euro per il 2013. È stata una inversione di marcia difficile ma che è riuscita anche perché si stava andando contro un muro a tutta velocità. Comunque non siamo ancora fuori dall’emergenza. I dati del primo trimestre devono farci mantenere alzata la guardia.

Proseguiamo nel contenimento dei costi ma le entrate pubblicitarie non sono al livello che prevedevamo. È vero che abbiamo firmato a marzo l’accordo con Rai pubblicità e questo ci ha impegnato molto, in primo luogo il Commerciale, ma dovevamo intervenire con manovre specifiche e lo abbiamo fatto”.

Il bilancio 2013 è online?

“Certo. Entro le ventiquattr’ore dalla approvazione dell’Assemblea dei soci era on line”.

In questo ambito,per inciso, lei ha criticato le pubblicazioni degli stipendi della Pa sammarinese. Non le sembra un po’ demagogica questa posizione anche alla luce del fatto che gli stipendi sono pubblicati a Palazzo?

“Più che una critica è una riflessione. Premesso che devono essere pubblici, a me non convince molto il taglio giornalistico che spesso viene dato”.

Allora non ce l’ha con Tribuna visto che il nostro giornale ha pubblicato nomi e numeri senza dare giudizi…

“Io dico che non è importante tanto quanto si guadagna ma se quello stipendio è realmente meritato. Insomma mille euro al mese che non sono m ritati sono molto più gravi di diciamo centomila che magari invece sono stati guadagnati tutti realmente”.

E su questo mi trova assolutamente d’accordo. Ma torniamo a Rtv: come spiega il calo della pubblicità?

“Lo scorso anno eravamo fra i pochi che avevano aumentato le entrate pubblicitarie. C’è sicuramente crisi del settore. Abbiamo investito in un buon palinsesto che ha convinto Rai pubblicità, la ex Sipra, a darci fiducia quindi sono relativamente preoccupato. Spero però che a San Marino le aziende e le istituzioni che lo hanno fatto, continuino a darci fiducia e soprattutto che quelle che non lo hanno mai fatto prendano in considerazione questa possibilità. Portare per esempio Baudo a produrre qui da noi è una scommessa per tutti. Noi di Rtv siamo sicuri di vincerla come professionalità ma non basta. Servono anche sponsor che credano nel progetto e che non siano solo italiani”.

La legge sulla stampa la vede coinvolto?
“È evidente e credo sia una responsabilità cui sarebbe scorretto sfuggire per chi ha responsabilità. Ho dato il contributo di parere che mi è stato chiesto a suo tempo dagli estensori. Alcune cose sono state riprese, altre invece no. Penso sia necessario fare una legge che garantisca in primo luogo operatori e pubblico di lettori o spettatori che siano. Vedremo. La parola spetta alla politica come in tutte le democrazie, sperando che quando poi si vada a dare corpo alle leggi non si finisca con lo svilire tutto nominando magari amici, parenti, conoscenti, titolari di un pugno di voti, disoccupati di partito eccetera, tanto per essere chiari. Sono insomma convinto che il compito di garante non possa che essere di competenza politica cioè del Parlamento regolarmente eletto”.

Altro inciso che la riguarda direttamente. Il Consiglio ha respinto la settimana scorsa la proposta delle opposizioni sulla incompatibilità dei vertici della Radio-televisione di Stato ad avere cariche di responsabilità nei partiti. Che ne pensa?

“Non saprei. In Italia suonerebbe un po’ singolare e l’Italia non è Paese molto integralista in merito ma in ogni caso il Consiglio grande e generale è sovrano. E poi personalmente potrebbe anche essere una occasione positiva per continuare a fare il mio lavoro e lanciarmi con- testualmente nella carriera politica. Lei ha qualche suggerimento su quale partito mi converrebbe scegliere, nel caso? Gliene sarei molto grato”.

Preferirei non rispondere. Torniamo seri. Come vede invece il cambiamento ai vertici dell’Eras?

“E’ stato un privilegio lavorare a fianco di Matteo Fiorini in un anno difficilissimo in cui in alcuni momenti sembrava persino fosse saltato il finanziamento italiano. Coraggio, intelligenza, rigore, umanità, professionalità, sono qualità importanti e Matteo le ha tutte. In Consiglio farà bene come ha fatto bene da segretario. Il nuovo segretario Antonella Mularoni la conosco dai tempi romani in cui, con l’allora Presidente di Rtv Stefano Piva, armata dell’odg del Cgg, nel 2012 ha creato i presupposti per un cambiamento di rotta da parte dei vertici Rai nei confronti di Rtv, cosa peraltro non facilissima, mi creda. Conosce il contesto, sa decidere ma sa anche documentarsi. Ci sono una serie di emergenze che troverà nel dossier di Rtv, emergenze che le sono ben note. Il rinnovo della concessione sammarinese, le trattative per la ratifica di quella italiana perché non è possibile ogni fine anno vivere momenti assolutamente demenziali con rincorse a commissioni e parlamentari italiani per avere ciò cui si ha diritto. C’è poi la emergenza della nuova Sede. Il segretario Lonfernini ha annunciato che a giugno dirà dove andremo insieme alla Gendarmeria, recuperando il Kursaal per attività più proprie. Si tratta di decisioni molto urgenti anche perché la sicurezza stessa di questo insediamento è, come noto, altamente discutibile”.

Lei, a differenza dei suoi predecessori, non ha avuto finora particolari problemi con la Rsa? E’ così?

“Non direi. Abbiamo invece avuto problemi, alcuni anche molto impegnativi, ma sono sempre stati risolti con il senso di responsabilità che serve da parte di tutti. I rappresentanti dei lavoratori in Rsa e il Fiduciario di redazione hanno avuto un compito duro in questi mesi in cui appena risolvevamo un problema se ne presentavano altri due. Diciamo che per me uno dei modi per evitare problemi pesanti in azienda è quello di confrontarsi spesso con le rappresentanze sindacali, sempre nel rispetto delle reciproche competenze, e affrontando le cose prima che degenerino. Meglio vedersi una volta in più che una in meno, ne sono sempre stato convinto. Tenendo anche conto che a Viale Mazzini io non sono mai passato notoriamente per avere un buon carattere, direi che la Rsa di Rtv ha anche molta pazienza. Colgo l’occasione per ringraziarli pubblicamente per questo”.

Quali le prossime scadenze?
“Oltre alle emergenze citate, ci sono sicuramente i prossimi complessi cda, l’avvio dell’accordo con Rai Pubblicità, l’arrivo del Presidente Napolitano, le registrazioni di Baudo a fine giugno al Teatro Titano, i palinsesti televisivi del prossimo anno. Posso annunciare che anche quest’anno faremo la convention di presentazione, il 27 settembre sempre al Palace, come lo scorso anno”.

David Oddone, La Tribuna