“CARLONI SU BANCA MARCHE: “BENE IL SI ALLA RICAPITALIZZAZIONE, MA IL
DIFFICILE VIENE ORA. SARA’ IL TERRITORIO A PAGARE I COSTI DEL PIANO DI
RISTRUTTURAZIONE? CERISCIOLI MUOVITI”
“Il si del Fondo interbancario è una buona notizia, ma è una condizione necessaria
ma non sufficiente per tutelare il territorio. Il difficile viene ora: Banca Marche è
salva ma a che prezzo per il territorio? Chi pagherà il piano di ristrutturazione che
sarà imposto dagli istituti di credito nazionali chiamati a partecipare ad un aumento
di capitale così gravoso? Il Presidente Ceriscioli non può assistere inerte agli eventi:
si deve attivare immediatamente per evitare che il piano di salvataggio ribalti i suoi
costi sul nostro territorio, imponendo un sacrificio gravoso e insostenibile per i
risparmiatori, l’occupazione, gli azionisti, le fondazioni bancarie e le imprese
regionali”: così dichiara il Capogruppo Mirco Carloni in merito a alle prospettive
della vicenda Banca Marche.
“Ceriscioli muoviti! Bisogna – prosegue Carloni – che l’aumento di capitale si realizzi
prima dell’entrata in vigore della direttiva europea bail-in, che consente di far
pagare le operazioni di salvataggio anche ad azionisti, risparmiatori ed
obbligazionisti.
Infatti, condizionare l’ok dell’aumento all’entrata in vigore di questa direttiva non è
un bel segnale per il territorio.
Noi vogliamo che l’operazione di salvataggio non ribalti sul territorio i suoi costi e,
come indicato anche in atti ufficiali dell’Assemblea regionale, tuteli i soggetti che
compongono il sistema Banca Marche: dipendenti, risparmiatori, azionisti,
fondazioni bancarie e PMI regionali.
Il Presidente Ceriscioli deve esercitare una decisa azione di moral suasion
istituzionale perché ciò avvenga realmente.”