San Marino. Caro energia, il Titano corre ai ripari: «Serve protocollo di intesa con l’Italia»

Politiche energetiche, il Titano corre ai ripari, già definito il Piano di emergenza. La progettualità per fronteggiare le super bollette è stato uno dei punti centrali della conferenza stampa del Congresso tenuta ieri dal Segretario al Turismo Federico Pedini Amati e dal collega al Lavoro Teodoro Lonfernini. Proprio quest’ultimo «pur confidando nella diplomazia internazionale in dialogo con la Russia» ritiene San Marino presa «all’interno di una morsa per la cui gestione non si hanno le capacità statuali né economiche, vista la portata del rischio default finanziario – energetico che si sta configurando per tutti». Si prospettano per tutta Europa razionamenti e sacrifici e il Segretario fa presente che «è stato già mandato a tutti i colleghi nonché uffici istituzionali il Piano emergenza per l’approvazione definitiva che avverrà a breve». Intanto si attende che l’Italia predisponga il suo. La definisce l’extrema ratio «che si spera non debba servire ma che – aggiunge ancora il Segretario – viste le preoccupazioni crescenti in Europa potrebbe esser utile per l’approvvigionamento autunnale e invernale». Non mette la polvere sotto al tappeto, evidenziando «un quadro drammatico con quotazioni che hanno raggiunto i 320 euro al kilowattora per l’acquisto del gas naturale mentre l’energia elettrica sfiora la barriera dei 500 euro a megawattora». Un paese come San Marino che, osserva, dipende dall’esterno per gli approvvigionamenti «deve sviluppare una corretta strategia politico-energetica nonché di emergenza ma anche un corretto rapporto con l’Italia da cui – sottolinea Lonfernini – passano le infrastrutture e riceviamo la fornitura essenziale di gas. Serve un protocollo di intesa che dovrà scongiurare criticità e illustrare obiettivi comuni», ribadisce. Quanto al fotovoltaico, alza le mani: «Darà punte di autonomia dal 18 al 24%, su un territorio di 60 chilometri quadri, dove non tutte le tecnologie possono esser installate». (…) Corriere Romagna