Si è arrivati dove molti, tra cui il sottoscritto, da molto tempo avevano capito si arrivasse.
Dopo l’esproprio di Credito Sammarinese, ed abbiamo visto per quali motivi gli stessi per i quali banche italiane ancora sono in attività, della liquida Banca Commerciale Sammarinese ora tocca alla banca più in salute ed appetibile di San Marino: Asset Banca.
San Marino è l’unico sistema finanziario che chiude le banche anzichè mettere dei commissari che correggano alcuni aspetti della gestione, se non corretti, e la facciano ripartire.
Qui si distruggono e si ‘‘regalano’’ banche, questa è la verità!
E sappiamo già come andrà a finire: lo abbiamo visto con i vacanzieri romani e non sarà differente con la cricca egiziano-napoletana.
Ora i commissari Vincenzo Dispenzeri e Giuseppe Pedrizzi ed il Comitato di Sorveglianza composto da Paolo Mazzanti, Marcello Condemi e Giuseppe Di Marco hanno il compito di gestire Asset Banca perchè sia l’ex Presidente Ercolani che il Direttore Tabarrini hanno subito una condanna in Italia con una pena di 5.000 euro; sembra essere questa la risibile motivazione – non detta – del commissariamento.
Se non ci fossero dietro anni di loro sacrifici ci sarebbe davvero da ridere che per una scusa tanto puerile quanto ridicola, usata solo per una vera e propria espropriazione di stampo sovietico, si proceda addirittura al commissariamento di un istituto finanziario florido ed in piena salute.
C’è però da dire che 4 su 5 di questi commissari sono professionisti italiani e che non è stato applicato, svista o meno non lo sappiamo, l’art. 79 della Lisf e la successiva modifica avvenuta con il decreto delegato del 19/5/ 2014 che prevede all’art.17 bis, che i commissari siano scelti esclusivamente fra avvocati e commercialisti sammarinesi.
Infatti nel decreto delegato all’art. 17bis leggiamo: ‘‘Alla carica di commissario liquidatore o di membro del Comitato di Sorveglianza sono nominati professionisti iscritti all’Ordine degli avvocati e dei Notai della Repubblica di San Marino e/o all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Repubblica di San Marino’’
La norma è chiarissima e diranno, per giustificarsi, che l’egiziano di BCSM poteva fare una deroga (!!!); lui può tutto anche percepire un compenso superiore ai tetti stabiliti per la sua carica. Allora deroghiamo su tutto! Evviva! E deroghiamo anche sulla incresciosa nomina a Presidente di BCSM di una persona che non sa parlare neppure l’italiano e sullo sforamento del suo stipendio.
Se per Arzilli il motto era ‘’due pesi e due misure’’ per Grais e per la cricca napoletana il motto sarà: ‘’Io so io e voi non siete un cazzo!’’.
La situazione che ne viene fuori è allarmante e cioè che 4 su 5 commissari di Asset non potevano, per legge, esserlo; non potevano essere nominati in quanto non sammarinesi. E nessuno lo dice, tutti i sammarinesi nel macchione ad aspettare gli eventi e magari qualcuno più coraggioso che lo dica!
Il quinto commissario cioè l’avv. Paolo Mazzanti, nipote del Presidente di Repubblica Futura Mario Venturini, ex AP, è addirittura incompatibile con quella carica in quanto difende in un altro procedimento una parte avversa ad Asset Banca: incredibile!
Di più non si poteva sbagliare, ma le sorprese non finiscono qui. Vedrete…
to be continued…
Marco Severini – Direttore di Giornalesm.com