Dopo 15 anni di congelamento rivalutata la spesa mensile per utente in base ai dati Istat. Crescita di 407 euro al mese ma spalmata in 8 anni. A regime nel 2023 si pagheranno 1.876 euro contro i 1.469 i oggi. Ritoccate anche le tariffe orarie del Servizio domiciliare.
Dopo il leggerissimo inter- vento del 2014 questa volta Direzione Iss e Consulta sociale e sanitaria hanno fatto sul serio e hanno proposto l’aumento delle rette della casa di riposo dell’Iss all’ospedale di 407 euro.
La scelta, resa esecutiva dal governo con la delibera numero 23 dello scorso 6 giugno, prevede che l’aumento avvenga gradualmente nell’arco dei prossimi 8 anni.
Nel documento emanato dal Congresso di Stato viene spiegato che il Comitato esecutivo dell’Iss e la Consulta hanno proposto questo rialzo per rivalutare la retta, congelata a quota 1.469,32 euro al mese dal 2001 e poi portata a 1.510 nel 2014, calcolando “la va- riazione media del tasso totale di svalutazione degli anni dal 2001 al 2016” in base agli indici Istat.
Ma, come detto, per evitare lo shock alle famiglie degli utenti della casa di riposo si e? optato per spalmare l’aumento da quest’anno al 2023. Dunque la retta mensile per i prossimi anni e? stata cosi? impostata: 1.520,19 euro quest’anno, 1.571,07 euro nel 2017, 1.621,94 nel 2018, 1.672,82 nel 2019, 1.723,69 nel 2020, 1.774,57 nel 2021, 1.825,44 nel 2022, 1.876,32 nel 2023.
Con la stessa delibera inoltre sono state riparametrate anche le tariffe orarie per gli utenti del Servizio Territoriale Domiciliare dell’Iss. Da un lato e? stata aumentata dagli attuali 3.866,71 euro a 5.422,80 euro la soglia di reddito annuale sotto la quale non viene chiesto nulla all’utente, dall’altra sono state aumentate le tariffe per gli altri.
Chi percepisce da 5.422,80 a 7.731,36 euro all’anno dovra? infatti pagare 5 euro all’ora; chi guadagna da 7.731,36 a 10.039,92 euro paghera? 8 euro all’ora; chi percepisce piu? di 10.039,92 euro dovra? sborsare invece 12 euro all’ora.
Sul tema, in occasione del ritocco del 2014, il presidente della Consulta Sociale e Sanitaria Marino Serra – recentemente sali- to agli onori della cronaca per lo scontro con il Direttore generale dell’Iss Bianca Caruso – aveva indicato chiaramente il problema: “Le rette erano ferme da 12, 13 anni e questo abbandono politico degli aumenti ha portato gradualmente ma costantemente l’Iss a dove- re sborsare sempre di piu?”.
Un problema non secondario in un periodo come quello attuale di “vacche magre” per le casse pubbliche.
La Tribuna