Ho letto attentamente quanto da lei scritto nel suo comunicato stampa, peraltro inviato solo ad alcuni media e Giornalesm.com non è tra questi, e le scrivo, su Giornalesm.com, la presente in risposta alle sue improbabili asserzioni.
Tralasciando i riferimenti giuridici che lei ha citato, inutilmente aggiungerei io in quanto è ovvio che se sono state disposte le misure alternative è perchè si è potuto fare e perchè la normativa lo prevede, vorrei soffermarmi sull’ultima parte della sua dichiarazione quando lei scrive: ”voglio sottolineare, la totale assenza, nell’informazione, di un codice deontologico che delinei una linea di condotta in grado di rispettare il principio di non discriminazione, la dignità personale ed il diritto alla riservatezza delle persone, ( fatta salva l’esistenza di un rilevante interesse pubblico).”
La questione della Sig.ra Barbieri rientra, che lei ne dica, tra i casi di rilevanza pubblica in quanto oltre al fatto che vi è stata una condanna penale di una persona molto conosciuta in Repubblica, i lettori non capiscono – e lei non lo ha spiegato – perchè siano stati concessi i lavori socialmente utili da espletare dietro una scrivania, come centralista in Rtv, e non ad esempio come operatore ecologico dato che la stessa Barbieri, da quelle che sono le informazioni in nostro possesso, lavorava proprio in una impresa di pulizie.
Perchè questa discriminazione?
Perchè è stato fatto con lei questo trattamento particolare? Addirittura dandole una mansione superiore a quella che lei abitualmente era solita espletare! Lei, Dott.ssa Morganti non lo dice e si trincera dietro alla riservatezza ed ad un’elencazione sterile di normative. Perchè? Perchè non vuole dirlo?
La riservatezza. La condanna della Sig.ra Barbieri era di dominio pubblico (non poteva essere altrimenti) come il suo arresto e l’affidamento ai servizi sociali. Tutti i media ne hanno scritto: la sua questione era di dominio pubblico. La riservatezza solo per questo caso sarebbe stata impossibile, quanto inopportuna. Si sarebbero fatti due pesi e due misure. Capisco che a San Marino è di moda, ma io ed il mio giornale on line non usiamo questo genere di attenzioni per nessuno. Barbieri compresa.
Poi lei scrive: ”Constato con grande amarezza che troppo spesso gli operatori dell’informazione , usano il diritto di cronaca senza nessun limite, andando oltre l’essenzialità dell’informazione , riportando , a seconda dei casi, nome e cognome e vicende personali o familiari.”
Mi permetta, nuovamente, di dissentire da quanto lei impropriamente ha scritto. Giornalesm.com fa sempre i nomi di tutti, sempre. La cronaca è cronaca e nessuno ha oltrepassato nessun limite dato che ci si è attenuti alla narrazione dei fatti ed alla pubblicazione dei commenti dei social, togliendo quelli diffamatori. Il problema non sarà mica un altro? Ovvero che non si può scrivere su fatti che coinvolgono talune persone? E magari concentrarsi su altre?
Il suo commento stona ancora di più in questo momento perchè proprio nella giornata di ieri il Segretario Venturini ha fatto compiere passi importanti verso quella trasparenza nella Pa e nel paese che sembra lei sia avversa, contraria a ben leggere le sue parole. Forse non è possibile, secondo lei, parlare e scrivere del suo lavoro? Come mai?
La privacy che lei cita, non può essere addotta in maniera impropria su casi penali che per loro natura sono di interesse pubblico. Anche in questo caso la sua constatazione è profondamente errata. Solo il Commissario della Legge, se solo per casi particolari come potrebbero essere quelli che riguardano i minori, può fare svolgere l’udienza a porte chiuse e di fatto togliere le informazioni e le notizie, per quei singoli casi, alla stampa.
Infine lei scrive: ”L’art. 106 bis regolamenta l’istituto dell’affidamento in prova ai servizi sociali, nel caso in cui si ritenga che la misura contribuisca alla rieducazione del reo e assicuri la prevenzione del pericolo che egli commetta altri reati.” Devo constatare che i propositi di rieducazione della Sig.ra Barbieri, previsti dall’istituto dell’affidamento volti al fatto che la stessa non commetta altri reati, non hanno funzionato perchè proprio la Sig.ra Barbieri si è macchiata nella giornata di sabato proprio del reato di minacce e di ingiuria nei miei confronti. La Barbieri ha scritto infatti: ”Pagherai anche tu per quello scrivi …. gran figlio di puttana”. Proprio una bella rieducazione! Complimenti Dott.ssa Morganti.
Ma quello che più sorprende è che lei, Dott.ssa Morganti, tra la citazione di una norma ed un’accusa di aver abusato del nostro potere ovvero di dare informazioni anche se corrette e veritiere non ha spiegato quello che i sammarinesi si chiedono maggiormente, ovvero: PERCHE’ CELESTE BARBIERI E’ STATA AFFIDATA A RTV, A FARE LA CENTRALINISTA, QUANDO LA STESSA BARBIERI STAVA LAVORANDO IN UNA DITTA DI PULIZIE?
Qual è stato il criterio per cui alla Sig.ra Celeste Barbieri è stato dato il compito di fare la centralinista ad Rtv? Dato che non aveva, a quanto pare, particolari caratteristiche per svolgere tale mansione?
Ed in ultimo, tra un’accusa alla stampa ed un’altra, ha per caso notato che la stessa Barbieri ha minacciato ed insultato un giornalista solo per aver scritto, come gli altri suoi colleghi, la cronaca dei suoi processi, l’arresto e l’assegnazione a Rtv per i servizi sociali? Quindi si è macchiata di altri reati che, di fatto, hanno inficiato il suo prospettato recupero, che è uno degli obiettivi della normativa sull’uso dei servizi sociali in alternativa alla prigionia!
Forse sarebbe meglio parlare di questo, che di violazioni – inesistenti – del diritto della privacy.
I sammarinesi vogliono sapere queste cose e.. forse anche di altri casi che lei sta seguendo, anzichè invocare la segretezza quantomai inopportuna per casi di dominio pubblico.
Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com