San Marino. Caso Centrale del Latte. Ma Pino Guidi voleva vendere ai russi? (Prima parte) … di Marco Severini

Guidi e Bonifazi. Due soci fondatori della cooperativa Latte Sammarinese

Dopo il maldestro, quanto sempliciotto e puerile, comunicato stampa di Morganti & co. (leggasi Libera) contro il sottoscritto e GiornaleSM, che ha osato criticare un quanto meno inopportuno intervento di Pino Guidi sulla stampa locale contro l’attuale governo dopo i suoi insuccessi degli ultimi anni, vengono fuori altri dettagli importantissimi sulla questione Centrale del Latte. Non volendo Morganti mi ha dato l’opportunità di poter scrivere un altro capitolo importante sull’annosa questione Centrale del Latte.

Nel 2015, come tutti sapete, il sottoscritto e GiornaleSM hanno imbastito una campagna mediatica per far rimanere la nostra Centrale del Latte nelle mani dei produttori di latte sammarinesi. Vi ricorderete quanto  imprenditore Bernardi della Valform di Cuneo fosse interessato all’acquisto e come l’ex segretario di stato Antonella Mularoni fosse interessata a cedergli la Centrale del Latte. Ci furono sedute pubbliche e vari incontri. Fu usato il buon senso e la Centrale del Latte passò nelle mani dei produttori sammarinesi Bonifazi ed altri (tra cui Pino Guidi che produce latte di capra). Fu creata la Cooperativa Agricola Latte Sammarinese. L’imprenditore di Cuneo, vista la mancata acquisizione della Centrale, fondò una società di diritto sammarinese, sempre nel settore caseario, e la vendette dopo qualche anno, incassando milioni di euro, ad investitori russi.

Nella Centrale del Latte furono fatti investimenti da parte dello Stato e della nuova compagine sociale per rimettere a norma l’edificio che oramai aveva bisogno di manutenzioni. Fu anche trovato un tesoretto di circa 500.000 euro nelle casse (nei conti bancari) della società.

Dopo qualche anno di gestione non proprio brillante il progetto non decolla ed i debiti si cominciano ad assommare. Il socio più combattivo e determinato, tale Bonifazi di Montegiardino, lascia e cede le quote agli altri rimasti. C’è chi parlava che alla base di questa scelta ci fossero stati forti attriti scaturiti da una diversa visione della gestione della Centrale ma questo è un dato secondario.

Quindi Bonifazi lascia e converte la sua azienda di Montegiardino: non sarà più un produttore di latte ma alleverà le sue mucche per la macellazione. Il 50% del latte sammarinese conferito alla Centrale viene meno con la sua uscita e la sua riconversione produttiva.

Si intravede una crisi nera e si cercano nuovi soci importanti e che siano in grado di rifinanziare la Cooperativa Agricola Latte Sammarinese. Con il 50% di latte sammarinese in meno come sarà possibile continuare a produrre latticini e derivati sammarinesi? Viene meno il principio base della creazione della Centrale del Latte? Senza tutela della produzione sammarinese ha senso la stessa Centrale? Che diventerebbe solo una rivendita di latte estero e solo un modo per fare business anziché preservare la tipicità e la produzione del latte sammarinese. Ed è quello che vuole chiarire, tra le altre cose, il Congresso di Stato con la delibera n.41 del 31 gennaio 2022 quando scrive:

‘valutato che, a livello di conferimento di prodotti immessi nella cooperativa provenienti dai soci gia? presenti, e? venuto meno l’importante apporto di uno dei soci fondatori il quale, con la conversione della propria attivita? imprenditoriale agricola, dal settore latte a quello della carne, ha causato la diminuzione del 50% del latte conferito alla stessa cooperativa;”

ed anche:

”all’articolo 15, che obbliga, tra l’altro, la Cooperativa Agricola Latte Sammarinese “a trasformare in territorio tutto il latte vaccino prodotto negli allevamenti interni con linee di prodotto a “filiera interna”, quale presidio di tipicita? sammarinese ed a garantire che il latte vaccino fresco a marchio “Eurolatte” tratti esclusivamente il latte degli allevamenti interni, a distribuire latte vaccino fresco su tutto il territorio della Repubblica con il marchio “Eurolatte” e a garantire la produzione di tutti i prodotti attualmente realizzati dalla Centrale del latte”;

ed anche:

”all’articolo 18, che nella logica di volere mantenere viva la filiera sammarinese privilegiando la commercializzazione del latte vaccino e dei prodotti caseari prodotti all’interno del territorio, vieta la cessione di successivo contratto di concessione in uso dell’immobile e del complesso dei beni aziendali a “soggetti operanti all’estero nella grande distribuzione lattiero – casearia” e non prevede che tale obbligo sia superabile con un atto autorizzativo del Congresso di Stato;”

ed anche:

considerato che sono in corso approfondimenti sulla provenienza del latte distribuito dalla Cooperativa Agricola Latte Sammarinese e sull’utilizzo del marchio “Eurolatte” e pertanto valutazioni in ordine al rispetto degli articoli 15 e 16 della summenzionata Convenzione e dell’articolo 4 del Decreto-Legge n.161/2015;

ed anche:

considerata la volonta? di rilanciare il progetto della filiera sammarinese nel settore del latte vaccino e dei prodotti caseari prodotti all’interno del territorio nonche? l’esigenza di mantenere in funzione l’azienda Centrale del Latte di cui alla convenzione del 14 ottobre 2015 ed al successivo contratto di concessione in uso del 29 dicembre 2015;

FINE PRIMA PARTE..

/ms