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  • San Marino. CASO CIS/Ali Turki e le Rolls: articolo integrale da Repubblica Sm

    Si è detto come da un lato Banca Cis beneficiasse di finanziamenti milionari da parte di Bcsm e di come a sua volta ‘impiegasse’ quei soldi senza la richiesta di adeguate garanzie. Tra i vari casi e le numerose anomalie riscontrate l’ordinanza del giudice Morsiani dà conto di una serie di elementi che richiamano alla memoria una vicenda legata ad Ali Turki, l’imprenditore che la banca avrebbe dovuto comprarla – e alle sue costose auto che aveva fatto parecchio clamore. E’ infatti al vaglio istituzionale la posizione di una società con sede a Rovereta costituita nel 2015 che opera nel ‘commercio al dettaglio da esercitarsi esclusivamente on-line di veicoli e relative parti, accessori e ricambi’ il cui conto corrente societario a partire dal marzo 2016 sarebbe andato in rosso, di qui la decisione nel marzo 2017 del direttore di Cis Daniele Guidi di affidarla sul conto corrente ordinario e sul collegato conto anticipi. Perdurando però la posizione debitoria, quasi 1 milione di cui 800.000 euro non affidati, il 15 maggio 2018 sempre Daniele Guidi propone un ulteriore affidamento per 1.450.000 euro garantiti dall’iscrizione di privilegi su alcune auto di lusso. “Si stabilisce pertanto che l’affidamento sia parzialmente garantito da tre autovetture del valore complessivo di 1350.000 euro: la Rolls Royce modello “Phantom” immatricolata nel 2018 con targa personalizzata ‘TURKI” (sulla quale è stato iscritto privilegio per EUR 750.000); la Rolls Royce modello “Ghost” immatricolata nel 2012 con targa “M9680” (sulla quale è stato iscritto privilegio per EUR 250.000); la Rolls Royce modello “Ghost” immatricolata nel 2015 con targa “M9678” (sulla quale è stato iscritto privilegio per EUR 350.000)”.
    “In concreto la garanzia risulta però ridotta ad un milione di euro, essendo risultata ceduta a terzi, alla data di gennaio 2018, l’autovettura targata “M9678”. “Questo avveniva, tuttavia, nonostante, come indicato sopra, una Rolls Royce fosse già stata venduta; inoltre, le altre due auto risultavano
    essere state già pagate dalla società interessata al proprio fornitore tramite provvista costituita con bonifici disposti da TURKI Mohammed Ali Ismail, classe 1952, residente in Arabia Saudita.
    Si tratta, evidentemente, di estremi corrispondenti a quelli del nominativo a più riprese indicato nell’ambito dalla trattativa per l’acquisto di Banca CIS. I pagamenti sono avvenuti con un bonifico di importo pari a 170.000 euro disposto il 17 novembre 2017 con descrizione “car purchase – Rolls Royce” e un bonifico di 650.000 euro disposto il 19 febbraio 2018 con causale “acquisto rolls royce phantom 2018”. Operazioni avvenute utilizzando esclusivamente conti presso Banca Cis per cui di conseguenza – fa notare l’ordinanza – l’istituto, ovvero singoli funzionari o dirigenti preposti, erano a conoscenza dell’effettiva titolarità delle auto e della conseguente inconsistenza delle garanzie. A danno evidente della banca.

    Repubblica Sm